Questo fattore ha condizionato l’uomo nella scelta dei luoghi più adatti alla costruzione dei villaggi, quasi sempre sorti nei fondovalle o sui pianori dei versanti rivolti verso sud, quindi maggiormente esposti ai raggi del Sole. Il planisfero A mostra come l’Europa, dal punto di vista fisico, non è altro che una vasta penisola del continente asiatico, anche se, per ragioni storiche e culturali, essa è ritenuta un continente a sé stante. L’Europa è vista da noi europei al “centro del mondo”, ma i cinesi la rappresentano all’estremità occidentale del planisfero, come vediamo nel planisfero B. Ci dovremmo quindi trovare completamente in Europa; non per niente il nome della montagna significa “Alto Guardiano”. Alcuni infatti considerano Asia tutta la regione del Caucaso, altri invece pensano che sia proprio quella catena a dividere l’Asia dall’Europa. Ora, con gli sci, dobbiamo discendere il lungo ghiacciaio fino al rifugio.
Queste montagne risalgono all’orogenesi ercinica, che ha avuto il suo apice 300 milioni di anni fa. Nella catena montuosa del Caucaso si eleva l’Elbrus , che per alcuni geografi è la montagna più alta del continente europeo. Altri geografi, invece, considerano il Caucaso e il monte Elbrus interamente asiatici.
Dopo una notte passata in rifugio, partiamo con i nostri sci e risaliamo il ghiacciaio fino a 5000 metri, alla base della cima ovest. Qui abbandoniamo gli sci per scalare con ramponi e piccozza i ripidi pendii ghiacciati che ci portano sulla vetta. La giornata è bella e, nonostante il grande freddo, ci permette una lunga sosta per osservare il paesaggio. La fascia prealpina, per la sua vicinanza alla pianura e per la facilità delle comunicazioni, è densamente popolata e sfruttata dal punto di vista industriale e agro-pastorale. A nord le Prealpi si estendono lungo il versante meridionale della catena alpina; rispetto alle Alpi sono rilievi più arrotondati e dolci. La Pianura Olandese costituisce un caso a parte; si trova infatti in gran parte sotto il livello del mare essendo stata creata dall’uomo con enormi opere di bonifica.
La catena del Caucaso
Un confine naturale è costituito da elementi fisici come fiumi, mari, montagne; un confine è invece detto politico quando è stabilito dall’uomo. L’Elbrus si trova sul versante nord del Caucaso, la catena montuosa che segna il confine tra Russia e Georgia. Per crescere, l’olivo richiede un clima particolare, privo di sbalzi termici troppo bruschi fra le varie stagioni, e una temperatura non troppo calda e che non scenda sotto lo zero. Per il resto, è una pianta che ben si adatta ai terreni più difficili ed è in grado di svilupparsi tra le pietre e le rocce grazie alle radici che penetrano in profondità per cercare l’umidità. La coltivazione è praticata in prevalenza lungo le coste perché, a mano a mano che si penetra verso l’interno, diminuisce l’influsso mitigatore del mare e il clima diviene progressivamente più rigido e meno adatto allo sviluppo della pianta.
Le colline vulcaniche sono antichi vulcani spenti, che hanno subìto una lunga erosione; in Italia le più importanti sono i Monti Berici e i Colli Euganei nel Veneto, le colline della Campania e i Colli Albani in Lazio. Oggi siamo in una fase di regresso che interessa quasi tutti i ghiacciai del mondo. Gli studiosi hanno infatti calcolato che solo sulle Alpi, dalla metà del XIX secolo a oggi, i ghiacciai si siano ridotti del 54% e potrebbero essere a rischio di estinzione entro il 2100. L’Europa si trova interamente nell’emisfero boreale, quindi a nord dell’Equatore.
In Europa le catene montuose sono prevalentemente orientate da est a ovest. Ciò permette ai venti che soffiano dall’Atlantico di portare umidità e pioggia anche in alcune regioni interne. L’Europa, grazie alla posizione geografica e alle sue caratteristiche geomorfologiche, presenta condizioni climatiche ideali al popolamento dell’uomo e alle attività produttive. Inoltre gode di buoni collegamenti con l’Asia e con l’Africa; attraverso l’Oceano Atlantico sono agevoli anche i collegamenti con l’America.
Osservando la carta fisica dell’Europa, notiamo che le montagne prevalgono a sud, le grandi pianure a nord e a est. Infatti, le montagne più elevate del nostro continente si allungano da ovest a est a formare una serie quasi ininterrotta di sistemi montuosi. Le montagne si elevano al di sopra dei 600 metri sul livello del mare (abbreviato “s.l.m.”), mentre le colline sono rilievi più bassi, con un’altitudine compresa fra i 300 e i 600 metri. Così Sebastiano Vassalli descrive la bassa pianura piemontese, che si estende da Torino a Novara ed è solcata da rogge e canali. L’abbondanza dell’acqua è la condizione ideale per la crescita del riso e infatti il Piemonte fornisce più della metà del riso prodotto in Italia, destinato in gran parte all’esportazione.
Sulla sponda destra un’epigrafe ancora visibile, la Tabula Traiana, ne commemora la realizzazione. Osserva le foto che mostrano il ghiacciaio di Chamonix, sul Monte Bianco, in diversi momenti storici. Oggi la sua lingua si trova molto più in alto rispetto alla posizione che aveva all’inizio del XX secolo. Ad alta quota sono stati costruiti molti rifugi, meta per gli escursionisti e base di partenza per gli alpinisti.
Le aziende agricole sono numerose e ben organizzate, molte fanno capo alle vecchie cascine dove il lavoro è quasi interamente meccanizzato. La pianura è un territorio la cui altezza sul mare è inferiore ai 300 metri. Le pianure sono anche chiamate bassopiani per distinguerle dagli altopiani, anch’essi territori pianeggianti, ma posti a un’altitudine di almeno 300 m, spesso delimitati da montagne. Ai bassopiani si contrappongono le depressioni, cioè i territori pianeggianti situati al di sotto del livello del mare. Alcuni di questi rilievi si chiamano “Selve” perché sono spesso ricoperti da fitte foreste di abeti. Sono rilievi che non superano i 2000 metri, dalle forme più arrotondate perché hanno subìto a lungo l’erosione degli agenti atmosferici.
ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO PATRIMONIO
Ricchissima di colline è anche l’Europa meridionale, dalla Penisola Iberica ai Balcani. In Italia il paesaggio delle colline copre più del 40% della superficie del territorio ed è dominante in alcune Regioni. Dove il terreno e le rocce sono particolarmente friabili, l’acqua scorrendo esercita una maggiore erosione creando dei solchi profondi sui fianchi delle colline. Ciò accade, per esempio, nei suggestivi calanchi dell’Appennino Laziale. Si tratta perciò di rilievi che si presentano appiattiti e dalle forme più simili a colline che a montagne. In questa lezione vedremo quali sono le principali aree montuose dell’Europa e impareremo anche a riconoscere l’età delle montagne osservando come sono fatte.
Oggi il colle è ricoperto da un ghiacciaio sul quale si pratica lo sci estivo. Dal termine dell’ultima glaciazione, infatti, i ghiacciai alpini hanno registrato fasi di ritiro e di avanzata dovute alla variazione delle temperature e della quantità delle precipitazioni nevose. Il Tavoliere delle Puglie è la più ampia pianura dell’Italia meridionale. Per secoli è stato paludoso lungo la costa e arido nella parte interna; oggi il Tavoliere è diventato una delle zone più produttive del Paese, grazie alle bonifiche e alla costruzione di acquedotti.
- I continenti sono vaste porzioni di terre emerse delimitate dagli oceani.
- Oggi l’innocente “zio Beppe” si presenta come un groviglio di rami secchi e attorcigliati, quasi una scultura naturale, simbolo non più del Parco, ma della stupidità umana.
- Gli insediamenti in aree montuose non sono solo piccoli villaggi; nelle vallate più ampie si sono sviluppate città di medie dimensioni, come Morbegno, in Valtellina.
- Proprio per la composizione fisico-chimica delle rocce che le costituiscono, il paesaggio delle Dolomiti è anche molto delicato dal punto di vista geologico ed esposto ai rischi legati a un eccessivo sfruttamento.
- Alcune sono il risultato dell’erosione operata dagli “agenti” esogeni che, nel corso di milioni di anni, hanno piallato antichissimi rilievi.
- In alcune aree montuose è ancora praticata la tradizionale transumanza stagionale dai villaggi di fondovalle agli alpeggi estivi d’alta quota.
Ruscelli, torrenti e fiumi raccolgono i detriti erosi dagli agenti atmosferici e a loro volta, grazie al forte dislivello, esercitano un’ulteriore erosione. Gli insediamenti in aree montuose non sono solo piccoli villaggi; nelle vallate più ampie si sono sviluppate città di medie dimensioni, come Morbegno, in Valtellina. La ripidezza del terreno ha rappresentato spesso un ostacolo all’insediamento umano.
EUROPA O EURASIA?
Il paesaggio della Champagne, una regione della Francia settentrionale, è tutto un susseguirsi di dolci ondulazioni. In alcune aree montuose è ancora praticata la tradizionale transumanza stagionale dai villaggi di fondovalle agli alpeggi estivi d’alta quota. Nome dato ad alcune catene montuose in Spagna e in America Latina; il nome indica una catena montuosa con creste molto frastagliate, a forma di sega (dallo spagnolo sierra, “sega”). Le grandi catene montuose dell’Europa non hanno mai costituito un ostacolo insormontabile alle comunicazioni.
Ai boschi si sono così sostituite le grandi aree urbane e industriali, con il loro paesaggio fatto di fabbriche, strade, ferrovie e vaste estensioni di campi coltivati. La pianura è un territorio quasi completamente piatto, facile da attraversare perché non ci sono rilievi e facile da coltivare per la presenza dell’acqua dei fiumi. Per questi motivi le pianure costituiscono le zone maggiormente abitate d’Europa.
Le diverse risorse, se sfruttate in modo razionale, hanno infatti portato sviluppo e ricchezza in molte regioni; pensiamo, per esempio, alla Svizzera e all’Austria, Paesi montuosi e dall’economia fiorente. Il rovescio della medaglia dello sviluppo turistico è il degrado dell’ambiente; a questo si è cercato di porre rimedio istituendo parchi e riserve protette allo scopo di conservare quanto è rimasto del patrimonio di flora e fauna. All’orogenesi alpino-himalayana appartiene anche la catena del Caucaso, lunga oltre 1200 chilometri, che segna il confine geografico sud-orientale tra Europa e Asia; qui vi sono le montagne più alte del continente europeo, tra le quali l’Elbrus . La stessa orogenesi ha dato origine a molte altre catene montuose in Asia, tra cui quella dell’Himalaya, dove si trovano le montagne più alte della Terra.
Colline di origine vulcanica si trovano nell’Italia settentrionale e centrale e meridionale . In Sicilia e in Sardegna le colline rappresentano più di due terzi del territorio. La catena degli Appennini percorre da nord a sud la penisola; si allunga per oltre 1300 km dal Colle di Cadibona alla Sicilia. Gli Appennini non sono formati da una sola catena, ma da fasci di catene parallele intervallate da ampie valli e da conche. Il disegno A mostra la fase iniziale della formazione di una pianura alluvionale.
I due maggiori monti della catena sono il Galdh¯piggen e il Glittertind . All’orogenesi ercinica risalgono anche gli Urali che, come abbiamo detto, dividono l’Europa dall’Asia. Gli Urali si estendono per 2500 chilometri tra il Bassopiano Sarmatico e il Bassopiano Siberiano Occidentale. Territorio dalle forme pianeggianti che sorge a un’altitudine di oltre 500 metri. La catena degli Appennini forma la dorsale della Penisola Italiana; la sua vetta più alta è il Gran Sasso d’Italia che si trova in Abruzzo. I continenti sono vaste porzioni di terre emerse delimitate dagli oceani.