Quando un Cliente mi chiamava per migliorare le performance elaborative del Centro di Elaborazione Dati, non potevo di certo dire che occorreva migliorare il codice dei programmi, in quanto dovevo partire dal principio che i programmatori del Cliente erano bravi abbastanza da scrivere programmi già performanti . Gio’, le mi domanda come faccio a dire che non si poteva fare di più? Caro Giò, dire ad un pensionato con le quote, che queste sono inique e incostituzionali fa un po’ sorridere, oltre che al Dott. Sono d’accordo con Lei sulla iniquità, ma anticostituzionali proprio no. Infatti, in caso avverso, sarebbe intervenuta la Corte Costituzionale. Per quanto riguarda, invece, il perché la normativa non permetta al lavoratore di sanare i buchi contributivi antecedenti il 1996 , non mi riesce di trovare una spiegazione soddisfacente.
E poi la misura diventa ad appannaggio di lavoratrici che hanno problemi di famiglia , con parenti da assistere perché disabili gravi. Oppure diventa ad appannaggio di chi ha perso il lavoro o appartiene ad aziende che hanno aperto delle procedure di rimodulazione delle cosiddette crisi aziendali. Infine, Opzione donna si apre a chi ha problemi fisici o di salute, nello specifico, con una invalidità pari ad almeno il 74%.
Pensioni, aumenti da gennaio 2023: di quanto aumenteranno? Come cambia la rivalutazione? Le istruzioni INPS
L’ipotesi di quota 103 non è mai tramontata e prevede l’uscita dal 2023 a 65 anni con 38 di contributi. Dal 2024, invece, sempre secondo i progetti del governo, scatterebbe quota 104 con uscita a 66 anni di età. Un’altra delle opzioni circolate negli ultimi giorni prevede un sostanziale restyling di Quota 102, o la nascita di una Quota 103, ma in versione flessibile. In altre parole i requisiti richiesti non sarebbero rigidi a differenza dell’attuale Quota 102 , ma sarebbero elastici partendo comunque da una soglia anagrafica minima di anni. Un meccanismo in parte flessibile potrebbe essere adottato anche nel caso della Quota 41 vincolata a requisiti anagrafici. La soluzione meno costosa, mantenendo fermo il requisito dei 41 anni di contribuzione, sarebbe quella di Quota 104 (con 63 anni d’età).
INTERVISTA A LINDA LANZILLOTTA, già ministro e vicepresidente dell’Istituto per le relazioni economiche Francia-Italia – “Alla Meloni è… INTERVISTA A MARIA DEMERTZIS, economista del think tank Bruegel, sulla riforma del Patto di Stabilità – “Non ci sono… Ha ricoperto importanti incarichi sindacali nella Cgil e ricoperto ruoli di vertice al ministero del Lavoro e quale presidente dei collegi dei sindaci di Inps e Inpdap.
Per quanto riguarda il capitolo delle pensione hanno messo in atto una proposta indecente, ingnobile che crea ulteriori ingiustizie, che penalizza ancora una volta i precoci, che “Castiga le donne”. Per questo capitolo bastava non lo guardassero minimamente e nel contempo rinnovassero per un anno quanto in scadenza, invece hanno messo mani ed hanno creato un nuovo “mostro”. Il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Alessandro Cattaneo, in una recente intervista ad affaritaliani ha parlato degli emendamenti che il partito di Berlusconi vuole proporre alla Camera e che sta mettendo a punto. Oltre alla detassazione per i giovani e per favorire l’ occupazione, saranno presente anche emendamenti relativi alle pensioni. Anche perché, tra l’altro, ai Sindacati di Cgil, Cisl e Uil non è mai piaciuto il pensionamento anticipato con la rigidità offerta dal sistema delle quote. 5 miliardi di euro con un’ipotetica Quota 104 (63 anni d’età + più 41 di contributi).
La platea ipotizzata è di circa 6.500 lavoratori per un costo di 10,4 milioni nel 2023. Delle voci elencate, quella finita nel mirino del centrodestra è la cosiddetta Quota 102, che solo per quest’anno garantiva a tutti gli over-64 che avevano lavorato per almeno 38 anni di andare in pensione con tre anni di anticipo rispetto al traguardo ordinario dei 67 anni previsto dalla legge Fornero. Vista la scadenza imminente, Giorgia Meloni ha deciso di assecondare la richiesta del Carroccio optando quindi per Quota 103.
- L’aumento sarà pieno per chi percepisce una pensione fino a quattro volte il trattamento minimo INPS (circa 2.100 euro).
- Quindi, tutte le svariate ipotesi di variazione dell’assetto pensionistico finora ventilate sono in teoria troppo costose.
- La Legge di Bilancio verrà discussa in Parlamento e dovrà essere approvata entro il 31 dicembre 2022 per evitare l’esercizio provvisorio.
- Inoltre, lasciano del tutto invariata la Riforma Fornero, la quale continua ad essere la Riforma Previdenziale di riferimento .
- Per i 59 anni basta un solo figlio mentre per tutte le altre servono 60 anni di età.
- Le lettere dei nostri lettori sono sempre tante e molto importanti.
Ma con legato un limite di età per limitare la platea di chi realmente ne potrà beneficiare. E Salvini afferma che “Abbiamo simulato l’avvio diQuota 41con 61 o 62 anni d’età, senza penalizzazioni”. Nel dettaglio, l’età minima per poter andare in pensione con quota 41 potrebbe essere 62 anni, diventando così una sorta di quota 103. Niente modifiche e tutto inalterato come adesso, per la proroga a tutto il 2023 per l’Ape sociale. Anche nel 2023 potranno andare in pensione, e in questo caso ormai è quasi una certezza, quanti hanno completato almeno i 63 anni di età.
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Bisogna partire dalla riduzione della pressione fiscale anche ai pensionati e dall’ampliamento della platea dei beneficiari della quattordicesima con l’incremento dell’importo per chi già la riceve”. E’ bene, quindi, comprendere che le platee beneficiarie sono solo i lavoratori che hanno iniziato a lavorare molto presto o che, pur non avendolo fatto, hanno riscattato il periodo di studio universitario. Non ci sono effetti positivi per chi ha anzianità contributive inferiori e, pertanto, deve attendere il raggiungimento di un requisito anagrafico per l’andata in pensione (es. quota 102, 64 anni e 38 di contributi).
L’istituto che tutti davano per confermato con gli stessi requisiti dell’anno passato è omesso. Ma andando a leggere il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri sulla manovra 2023 l’Opzione Donna sarebbe accessibile a 58 anni solamente alle donne con almeno due o più figli, a 59 anni a quelle con un figlio e a 60 anni a quelle senza figli. Il governo guidato da Giorgia Meloni potrebbe tener conto della proposta proveniente da Enrico Letta che nella giornata del 17 dicembre ha esortato l’esecutivo ad ascoltare le proposte del Partito democratico. Andare inpensione anticipata conopzione donnae uscire da lavoro a 58 anni potrebbe essere uno dei meccanismi del 2023 per non dover attendere i canali previdenziali della riforma Fornero. La proposta del Partito democratico non tiene più conto della “variabile figli” che aveva tentato il governo nelle settimane precedenti, concedendo unbonusfino a due anni di contributi per le lavoratrici madri.
Tale aumento non sembra giustificato, si ritiene che potrebbe essere più congrua perché maggiormente graduale una fissazione aggiuntiva del requisito a 40 anni di contributi. Tale requisito dovrebbe accompagnarsi a una fissazione del requisito dell’ età anagrafica a 63 anni, in aumento rispetto alla proposta di 62 anni insieme ai 41 anni di contributi. Ne risulterebbe una complessiva quota 103 “flessibile” che dovrebbe essere sostenibile economicamente soprattutto se accompagnata, se del caso, al ricalcolo contributivo dell’assegno. L’attuale esecutivo sta lavorando a un nuovo sistema pensionistico che eviti il ritorno della Legge Fornero, che senza interventi sarà automatico a partire dal 1° gennaio 2023.
Viene prorogato, quindi, l’attuale regime ma con dei correttivi. Si supera così Quota 102, in vigore fino al 31 dicembre, che prevede la pensione con 64 anni d’età e 38 di contributi. Nella legge di bilancio 2023 il nodo delle pensioni occupa una certa rilevanza, infatti le discussioni sul tema pensionistico prima della presentazione della legge di bilancio 2023 sono state molte per cercare di introdurre nuove misure su prepensionamenti e flessibilità in uscita dal mondo del lavoro.
commenti su “Riforma Pensioni 2023 ultime novità su aumento minime e Opzione donna”
La previsione di una norma del genere ha creato polemiche in Italia dopo che le opposizioni hanno attaccato la maggioranza indicando nella norma un elemento che avrebbe favorito l’evasione fiscale. Ma è soprattutto all’estero – ovvero presso la Commissione europea – che il progetto ha suscitato irritazione. Non sarebbe appunto una regola coerente con la lotta agli evasori così come la si è fissata nel PNRR.
Tra finestre e preavvisi diventa quota 41 e 7 mesi e per le donne, che possono andare con la legge Fornero con 41 anni e 10 mesi, tra l’altro senza le limitazione di quota 103, non apporta nessun beneficio in termini di anticipo pensionistico. Le donne se vogliono andare con opzione donna, non possono lavorare per un anno per poi rinunciare al 25-30%. Continuate a dire che volete a tutti i costi abolire la riforma Fornero, Ma che cavolo c’entrano allora le regole che con pensione 103 non posso accumulare un lavoro fino al raggiungimento di anni 67…. Io potrei andare in pensione nel 2023,ma non ci vado non lavoro certamente 41 anni per fare regalini a sti incompetenti….
Sig.ra Veronica, la sua affermazione che “l’istituto della pensione nasce con l’intento di sostenere dignitosamente il lavoratore una volta pensionato” è corretta. Sarebbe sufficiente guardale alla Germania per vedere dei limiti pensionistici imposti anche, se credo, che da noi qualcosa ormai si è mosso. La ringrazio in anticipo per la gentile risposta e ringrazio i gestori del sito per lo spazio concesso. L’importo massimo erogabile dalla Social Security è infatti di 35 mila dollari ANNUI, motivo per il quale, se si ritiene insufficiente, serve il supporto della previdenza integrativa. Nessun rispetto e considerazione di chi per una vita ha contribuito per il sociale e all’evoluzione di questa povera Italia.
Nella legge di bilancio ci sono sulla materia diverse norme, alcune certamente discutibili, prima ancora sul piano tecnico che su quello politico. Allo stesso tempo regala un reddito di cittadinanza a chi non ha mai versato un solo euro di contributi. Perfetto si comprende che il Governo Meloni pensando agli incentivi per trattenere in servizio i lavoratori fa l’esatto opposto di quanto servirebbe per permettere il ricambio generazionale e dunque ai giovani di entrare nel mondo del lavoro. Come si evidenziava chi può e vuole accedere alla pensione con la nuova quota 103 (41+62) NON PUO’ comunque superare , l’importo pari a 5 volte la pensione minima LORDI , ripeto LORDI, fino ai 67 anni dal cui raggiungimento percepirebbe il trattamento completo.
PROPONETE 42 ANNI DI CONTRIBUTI PER TUTTI senza distinzioni di età, di sesso (tra l’altro illeggittime) per almeno 5 anni. Intanto, come spiega Repubblica, “non sono solo i giovani a lasciare l’Italia per un futuro migliore. Tra i quasi sei milioni di iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero, gli over 65 dal 2006 a oggi sono aumentati del 103,5%, secondo l’ultima edizione del Rapporto della Fondazione Migrantes.
Inizialmente abbiamo detto che Opzione donna al momento è questa. Infatti iniziano a correre voci, che sono attendibili perché provenienti dal dossier pensioni della Legge di bilancio, di nuove correzioni alla misura che potrebbe tornare ad avvicinarsi a quella che era una volta. Maggioranza e governo stanno ancora ragionando sulla possibilità di modificare davvero oppure no l’opzione che permette di lasciare il lavoro in anticipo .