Il vaccino riduce il rischio di complicanze gravi che possono comportare ricoveri. Inoltre, il vaccino contro il virus dell’influenza aviaria nell’uomo non è ancora disponibile. L’Oms, con i laboratori che fanno parte della rete globale di sorveglianza dell’influenza, sta lavorando per l’allestimento di vaccini specifici.Il ruolo degli allevamenti intensivi nella diffusione del virus è un altro capitolo che le istituzioni dovrebbero affrontare con determinazione. Nel 2013 in Cina si è diffuso il virus dell’influenza aviaria H7N9, potenzialmente letale, che può causare gravi crisi respiratorie. Nella settimana tra il 20 e il 27 settembre – l’ultima monitorata dall’ISS – i casi di sindromi influenzali in Italia sono cresciuti sensibilmente rispetto ai sette giorni precedenti, passando dal 9% al 13% degli italiani che sono stati colpiti. In particolare, sotto i 5 anni di età l’incidenza sale vertiginosamente al 40% dei bambini.

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  • L’invito è a vaccinarsi contro l’influenza e il Covid-19 per proteggere se stessi e gli altri e per ridurre il rischio di contagio.
  • “Sembra potersi ritenere che le diagnosi non notificate potrebbero essere più frequenti nei soggetti più giovani che intendono così sottrarsi ai controlli seppur, speriamo, mantenendo un comportamento di corretto isolamento”, spiegano gli esperti.
  • È molto contagiosa, perché si trasmette facilmente sia per via aerea, attraverso goccioline di saliva, con tosse e starnuti, o parlando vicino a un’altra persona, sia per via indiretta, attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.

Come in tutti i vaccini non garantisce una copertura totale, ma con il sistema immunitario già attivato ci si ammala in genere in modo più leggero. Per onestà il vaccino copre per quei quattro ceppi, ma sono in circolazione anche rinovirus o adenovirus per i quali il vaccino non esiste. Non ci sono solo influenza e Covid-19, ma numerosi altri virus stanno circolando e provocano sintomi simili a quelli influenzali, anche se spesso con caratteristiche diverse. Per chi è alle prese anche con il vaccino anti Covid, gli esperti spiegano come non ci sia alcuna interferenza tra le due tipologie, che possono essere iniettate anche in contemporanea.

E potrebbe essere raggiunto prima di Natale perché i valori sono molto cresciuti». Il virus dell’influenza australiana, così chiamato perché in principio si è manifestata proprio nel Paese dell’Oceania, si propaga a causa delle goccioline diffuse con colpi di tosse e starnuti, o anche toccando oggetti contaminati. Gli ultimi aggiornamenti lasciano pensare a un aumento del rischio e di focolai negli allevamenti. Nel Regno Unito l’influenza aviaria sta costringendo i supermercati al razionamento nella vendita di uova. Una misura restrittiva che potrebbe essere estesa fino alla primavera del 2023 e che ha già fatto schizzare alle stelle i prezzi delle uova. Dal 25 al 1 dicembre ci sono stati inoltre 635 decessi, il 9,5% in più rispetto alla settimana precedente.

Come si evince dai dati InfluNet, la fascia più colpita dall’influenza è quella pediatrica, ovvero i bambini in età compresa tra gli zero a i 4 anni, fra i quali si registra l’incidenza maggiore. Il motivo è da ricercare in fattori come la mancanza di precedenti esperienze immunologiche e l’elevata frequenza nelle comunità infantili con la conseguente probabilità di contagio, che includono i più piccoli tra i soggetti a maggior rischio di infezione e malattia da virus influenzali. Partita dal 24 ottobre in Emilia-Romagna la campagna di vaccinazione antinfluenzale.

Posso ammalarmi di influenza e Covid-19 insieme?

Anche perchè l’influenza non è solo un disturbo respiratorio, ma può esacerbare condizioni mediche esistenti come le malattie cardiache. Uno studio del 2018 sul New England Journal of Medicine ha rilevato che il rischio di avere un infarto era sei volte superiore entro una settimana dall’influenza. È l’influenza che ben conosciamo ormai da quest’autunno, e a dicembre è arrivata a far stare a letto circa 4 milioni e mezzo di italiani, stando ai dati dell’Iss (Istituto Superiore di Sanità). Tra le categorie di persone più colpite ci sono i bambini tra gli 0 e i 4 anni e a ruota quelli tra i 5 e i 14, anche se è inutile ricordare che dai bimbi l’influenza si sposta rapidamente anche agli adulti e agli anziani. Stiamo parlando della cosiddetta “australiana”, la sindrome influenzale partita l’estate scorsa proprio in Australia Ora è arrivata qui da noi dopo gli ultimi due anni in cui i virus influenzali erano praticamente scomparsi anche grazie all’uso di mascherine e alle regole sul distanziamento per il Covid. E insieme ad essa stanno circolando altre infezioni respiratorie, difficilmente distinguibili tra loro.

virus influenzale 2022

Nell’ultima settimana, in quasi tutto il Paese, l’intensità delle sindromi simil-influenzali è classificata come alta o molto alta, con 6,2 milioni di casi totali registrati in poco più di un mese e 2.900 decessi. È il quadro emerso dall’ultima rilevazione periodica dei Centers for Disease Control and Prevention . Le persone in forma e sane, di solito non hanno necessità di consultare un medico nel caso in cui contraggano l’influenza o abbiamo sintomi simil-influenzali. Il miglior rimedio è il riposo a casa, stare al caldo e bere molta acqua per evitare la disidratazione. Si può assumerne se necessario, paracetamolo o ibuprofene per abbassare la temperatura se la febbre è elevata e alleviare i dolori; astenersi dal lavoro o da scuola fino alla guarigione che per la maggior parte delle persone, richiede circa una settimana. “Questa partenza razzo è legata al fatto che per due anni, mentre eravamo impegnati sul fronte Covid, non ci sono state infezioni che abbiano rinforzato le difese immunitarie. Questo virus ha già colpito i più piccoli, nella fascia 0-4 anni, e ora sta diffondendosi ai loro famigliari”, spiega ancora Pregliasco.

Cos’è l’influenza aviaria

Nel corso del 2022, in particolare da settembre, diversi Paesi europei, tra cui Irlanda, Francia, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito, hanno segnalato un aumento del numero di casi di malattia da Streptococco di gruppoA più grave del consueto in bambini di età inferiore ai dieci anni. Le infezioni da Streptococco, diagnosticate mediante un test rapido di rilevamento dell’antigene o tramite una coltura batterica, di solito causano una malattia lieve che include mal di gola, mal di testa e febbre, insieme a un’eruzione cutanea puntiforme di colore rosso, conosciuta come scarlattina, soprattutto nei bambini in età scolare. Il mascheramento, l’allontanamento sociale e il lavaggio delle mani durante le ondate di Covid-19 potrebbero quindi averci resi più suscettibili all’influenza e al virus respiratorio sinciziale (che di solito provoca lievi sintomi simili al raffreddore, ma che può essere pericoloso per i bambini piccoli e gli adulti più anziani).

Inoltre, è necessario avere pazienza perché, come dicono i pediatri, servono alcuni giorni per riuscire a guarire del tutto. Come evidenzia Ignazio Grattagliano, Coordinatore SIMG Puglia “Tutti i virus in circolazione hanno trattamenti simili, ossia finalizzati esclusivamente a controllare, se necessario, i sintomi. Negli Stati Uniti c’è grande preoccupazione anche a Los Angeles, dove l’obbligo di indossare la mascherina scatterà se il 10% per cento dei letti ospedalieri verrà occupato da casi legati al Covid. Le nuove misure anti Covid arrivano nel periodo di Natale, quando New York è invasa da milioni di turisti e rischia di dover fare fronte ad una nuova ondata del coronavirus. Anche nei centri vaccinali dell’Azienda dove si effettua la vaccinazione contro il Covid, su richiesta, , è possibile eseguire la co somministrazione dei due vaccini per le persone rientranti nelle categorie indicate sopra.

Come ogni anno la stagione invernale è caratterizzata dalla circolazione di diversi virus respiratori, che vengono monitorati sia dal punto di vista epidemiologico che virologico dalle sorveglianze Iss. Ecco quali sono i principali, con l’indicazione dei bollettini dove trovarli. Secondo la Federazione dei medici di medicina generale «la curva dell’epidemia influenzale si è elevata in maniera tale da far prevedere, se il trend si manterrà su questi livelli, il picco più alto degli ultimi 15 anni.

A casa con l’influenza: cosa mangiare per sentirsi meglio

“Infine – conclude Esposito – a rendere più probabile la possibilità di un numero molto elevato di casi di influenza sta il fatto che quest’anno è prevista la circolazione di virus influenzale diversi da quelli che erano presenti negli anni precedenti”. Infine, è prevista la circolazione di virus influenzali diversi da quelli presenti negli anni precedenti, per cui la protezione indotta dai vaccini utilizzati finora risulta meno efficace anche in età pediatrica. Indossare la mascherina anti Covid in qualsiasi situazione, sempre al chiuso e anche se si è ampiamente vaccinati. È quanto chiede New York ai propri cittadini dopo che nella Grande Mela i contagi da coronavirus sono triplicati, facendo registrare quasi quattromila casi al giorno.

Esiste un secondo sistema di sorveglianza per la mortalità da influenza, ed è quello delle forme gravi con conferma in laboratorio nei pazienti ricoverati in terapia intensiva. Questo sistema monitora il numero di decessi attribuibili all’influenza che si osservano nella popolazione di pazienti che ha un quadro clinico molto grave. I casi verificatisi di recente, invece, sono classificati come malattia invasiva da StreptococcoA che può manifestarsi con la presenza di batteri nel sangue, polmonite o infezione della pelle e delle ossa .

Oltre al vaccino, ci sono anche degli accorgimenti utili, soprattutto per bambini particolarmente fragili, che tendono ad ammalarsi spesso.

virus influenzale 2022

I bambini con infezioni virali come la varicella , l’influenza e il virus respiratorio sinciziale sono a maggior rischio di sviluppare un’infezione damalattia invasiva da streptococcoA. Gli ultimi dati Influnet pubblicati il 2 dicembre descrivono una media nazionale di 13 casi di sindromi influenzali su mille assistiti nella popolazione generale, a fronte dei 40 casi su mille che si registrano negli under 5, valori tre volte superiore alla media. Certamente, l’intensità dei sintomi e alcune manifestazioni possono essere più tipiche di una piuttosto che dell’altra infezione. Ad esempio, i sintomi del raffreddore sono di solito lievi e si manifestano più gradualmente, mentre quelli del Covid e dell’influenza sono più intensi e iniziano più bruscamente. Il raffreddore esordisce con mal di gola o gola irritata e prosegue con naso che cola, naso chiuso, starnuti e un lieve malessere generale. Ma questi sintomi si hanno anche con influenza e col Covid, magari in tempi ed entità differenti.

Sono stati identificati più di 110 rhinovirus, per i quali la temperatura ottimale è di 33°C, quella delle mucose nasali. Cronaca A Firenze in arrivo 100 nuove telecamere Ora gli apparecchi di videosorveglianza in città sono più di 1500. Inclusa la sottotipizzazione per Apdm09 e A e il lineage per i virus di tipo B .

Qualunque sia l’ordine in cui li si guardi in termini di preoccupazione, i due “flagelli” stanno mettendo ko tanti reggiani. Va detto, però, a chi pensa che questa influenza stagionale sia più lunga ed aggressiva di quella cui siamo abituati, che non è così. Aumenta l’incidenza in tutte le fasce di età, ma risultanomaggiormente colpite le fasce di età pediatrica in particolare i bambini al di sotto dei cinque anni.

virus influenzale 2022

Secondo i dati dell’ISS, tra i campioni analizzati dalla sorveglianza delle sindromi influenzali, solo il 40% ha rivelato la presenza di virus influenzali. Ciò significa che anche in questo momento di forte diffusione, solo una minoranza di casi è influenza vera e propria, mentre il resto dei casi se lo spartiscono vari virus respiratori, come i rhinovirus e i coronavirus che danno il raffreddore, gli adenovirus e i virus parainfluenzali. I virus influenzali veri e propri, quelli di tipo A e B, normalmente circolano insieme ad una pletora di altre infezioni che causano sintomi del tutto sovrapponibili e che nel gergo comune chiamiamo collettivamente influenze, o sindromi influenzali. Ogni anno è l’insieme di queste varie infezioni che alletta qualche milione di italiani. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità sono circa 4 milioni e mezzo gli italiani colpiti da sindromi influenzali, tra cui spicca la cosiddetta “australiana”, l’influenza stagionale che da questo autunno circola nel nostro Paese.

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È una vera e propriaepidemia influenzaleche, dopodue anninei quali la malattia stagionale non c’è quasi stata poiché si indossavanomascherinee si manteneva il distanziamento sociale, si presenta piuttosto pesante. Una sottostima, quella relativa alle diagnosi di Covid-19, che trova riscontro in un recente studio pubblicato sulla rivista Epidemiologia e prevenzione dell’Associazione italiana di epidemiologia, secondo cui fino a due diagnosi su tre di Covid-19 potrebbero non essere mai state notificate. Più precisamente, secondo l’analisi, nei primi due anni di pandemia la distribuzione per età delle frequenze delle diagnosi era stata abbastanza costante, mentre da gennaio a novembre scorso è stata osservata una diminuzione di diagnosi tra giovani e un aumento di quella tra gli anziani. L’ipotesi che avanzano gli esperti è che molte diagnosi potrebbero essere rimaste nascoste e mai comunicate alle Asl. “Sembra potersi ritenere che le diagnosi non notificate potrebbero essere più frequenti nei soggetti più giovani che intendono così sottrarsi ai controlli seppur, speriamo, mantenendo un comportamento di corretto isolamento”, spiegano gli esperti.