Se il flusso di latte è molto forte, è meglio assumere la posizione supina con bimbo disteso sulla pancia della mamma. La maggior parte della cianosi nei neonati e nei bambini è il risultato di “acrochinosi” e non ha bisogno di trattamento. Se c’è un problema a livello di polmone o cuore, la cianosi scomparirà quando verrà trattata di base dal punto di vista medico che chirurgico la condizione che ne è alla causa. I genitori di solito possono essere in grado di riconoscere la cianosi nel neonato, ma non è sempre facile, soprattuto nel caso di bambini con carnagione più scura. È classificata in due tipi principali, cianosi periferica e centrale, e indica che potrebbe esserci una diminuzione dell’ossigeno legato ai globuli rossi nel flusso sanguigno.
«Sono d’accordo sul fatto che venga raccomandato in primo luogo ai bambini fragili perché sono quelli a maggior rischio di forme gravi di questa malattia, cioè di complicanze». «Pertanto andranno protetti con il vaccino», spiega il professore ordinario di Pediatria dell’Università Ludes-United Campus of Malta. Anche se – puntualizza il pediatra – ancora non si può considerare il Covid allo stesso livello dell’influenza perché si tratta di una malattia ancora non stabilizzata. Non dimentichiamo quello che abbiamo visto dal 2020 a oggi, e cioè che anche i più piccoli possono andare incontro a complicanze» da Covid «anche se in forma minore». Nessuna di queste ipotesi, comunque, può dirsi confermata e occorrono studi più ampi e dedicati per capire quali siano i meccanismi in gioco.
Ne caso la cianosi sia sulle labbra, sulla lingua, sulla testa o sul busto potrebbe trattarsi di cianosi centrale, e deve essere prontamente valutata da un medico. Medikey è il servizio per il riconoscimento dei medici italiani e per l’iscrizione ad aree web a loro riservate. La ricerca dell’organizzazione ha dimostrato che iniziare subito la pratica, incoraggiando anche l’allattamento al seno, potrebbe salvare quasi 150… Il cosleeping nei primi mesi di vita del bambino è una necessità, una scelta possibile o un vizio per i bambini?
Il via libera al vaccino anche per i bimbi fino ai 4 anni
Secondo gli stessi, dunque, il vaccino antinfluenzale, poiché sicuro ed economico, evita un sesto dei decessi per malattie cardiache e previene i ricoveri. Pertanto la sua adozione può avere un impatto positivo non solo sulla salute, ma anche sulla spesa pubblica. L’influenza colpisce chiunque, tuttavia esistono categorie a rischio per le quali le possibilità di sviluppare complicanze sono elevate. Tra queste figurano gli anziani con più di 65 anni, i bambini di età compresa fra i 6 mesi e i 5 anni, i soggetti immunodepressi, le donne in gravidanza e i pazienti affetti da malattie croniche . Inoltre, ha sottolineato Lombardo, “Iavi, Scripps Research e Niaid stanno collaborando con la società di biotecnologie moderna per sviluppare e testare la consegna dell’mRna degli antigeni del vaccino contro l’Hiv”. Nel corso dello studio, come spiegato dalla ricercatrice, è stata utilizzata una strategia, nota come “targeting della linea germinale, che potrebbe produrre bnAb in grado di proteggere dall’Hiv”.
Più nello specifico, sono stati identificati IgG e IgA contro la proteina spike del virus a seguito di vaccinazione o reinfezione. È necessario, però, raccogliere ulteriori dati su durata e potenza delle risposte degli anticorpi nel latte materno oltre la seconda vaccinazione e sull’effetto dell’immunità ibrida dalle infezioni durante la diffusione della variante Omicron del virus. Si sa, poi, che i bambini più piccoli sono a maggior rischio di Covid-19 grave e di ricovero rispetto ai bambini più grandi. Inoltre, ad oggi, i vaccini contro il Covid-19 non sono stati approvati per i neonati sotto i sei mesi e in questi casi, la vaccinazione durante la gravidanza può fornire qualche protezione ai piccoli.
Vaccino antinfluenzale: protegge i pazienti con insufficienza cardiaca
Combinando i due gruppi, comunque, l’efficacia del vaccino contro la gastroenterite da rotavirus sarebbe stata del 63% rispetto al placebo. Diversi studi hanno mostrato che il ciclo mestruale può risultare temporaneamente alterato in seguito alla somministrazione del vaccino contro il Covid 19. A fine ottobre, infatti, il Comitato per la valutazione dei rischi in farmacovigilanza dell’Ema ha deciso di aggiungere l’aumento della durata o del volume del sanguinamento fra i sintomi associati alla vaccinazione contro il Sars-Cov-2. L’Agenzia italiana del farmaco , tuttavia, non ha ancora riportato segnalazioni ufficiali a riguardo.
“Il primo passo del targeting della linea germinale – ha aggiunto – prevede la stimolazione delle rare cellule immunitarie, note come cellule B precursori di bnAb, che possono eventualmente evolversi nelle cellule che producono i bnAb necessari per bloccare l’Hiv”. Per compiere questo primo passo, il team di ricerca ha progettato una molecola personalizzata, nota come immunogeno, in grado di innescare il sistema immunitario e di suscitare risposte da queste rare cellule precursori di bnAb. “Il 97% dei destinatari del vaccino ha sviluppato la risposta immunitaria desiderata”, ha riferito Lombardo. Secondo i ricercatori, questa strategia di progettazione del vaccino sarà essenziale per realizzare un vaccino contro l’Hiv e potrebbe aprire la strada allo sviluppo di vaccini per altri patogeni difficili.
Dopo il parto, una volta tornati a casa, come prendersi cura dell’igiene del proprio bambino? Per favore utilizza un browser moderno come Edge, Firefox, Chrome o uno qualunque degli altri a disposizione gratuitamente. Apprendere poche e semplici mosse, non solo serve ai genitori per mantenere la calma e la necessità necessarie ad affrontare ogni imprevisto, ma può davvero salvare una vita in caso di emergenza.
La cianosi periferica è spesso normale nei neonati, specialmente quando solo le estremità sono colpite a causa della vasocostrizione a causa dell’ipotermia transitoria; tuttavia, è importante escludere gravi cause di cianosi periferica, come la sepsi. Acconsento al trattamento dei dati ai fini della comunicazione a terzi per loro attività di marketing. Al momento della dimissione in ospedale o alla prima visita pediatrica vi indicheranno anche gli esami – come la visita cardiologica e l’ecografia delle anche – e i periodi in cui devono essere effettuati, oltre al calendario vaccinale . I sintomi, che generalmente tendono a scomparire entro una settimana, includono la febbre elevata ad esordio brusco accompagnata da brividi, sudorazione e mal di testa. A livello sistemico il paziente può accusare debolezza, sonnolenza, dolori ossei e muscolari.
- «Consiglio a tutti i genitori di vaccinare i figli piccoli», avverte il pediatra Italo Farnetani.
- Con il rischio che la paura di conseguenze sul ciclo mestruale e sulla fertilità aumentasse l’esitazione vaccinale.
- Il preparato, messo a punto da Iavi , l’organizzazione no profit sostenuta dalla Rackefeller Foundation, nello studio clinico di fase uno ha indotto una risposta immunitaria nel 97% dei pazienti.
- Esso ha poi diminuito i decessi del 20% e sembra altresì avere avuto una protezione attiva contro ictus e infarto, evenienze non rare in chi soffre di insufficienza cardiaca.
- Anche i livelli di IgG aumentano dopo una terza dose di vaccino, mentre l’aumento delle IgA è stato più significativo a seguito delle reinfezioni.
- È importante che il momento della pappa sia vissuto consapevolmente dal bambino, affinché fin da piccolo comprenda il significato del cibo e sviluppi con esso un rapporto sano .
Può suggerire un problema ai polmoni o al cuore, anche se la cianosi periferica può essere una condizione comune e innocua nei bambini molto piccoli. Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. In questo caso bisogna tenere presente che il contenuto fluisce in un modo continuo e non a richiesta. Perciò, per evitare che il latte vada di traverso, è importante tenere il bambino in grembo in posizione semi-eretta , circondandolo con un braccio. Il biberon deve essere inclinato a 45 gradi, in modo che la tettarella entri completamente nella bocca del bambino e sia sempre piena di latte (e non d’aria).
Prevenire la gastroenterite da rotavirus con un semplice #VACCINO è utile soprattutto in emergenza #coronavirus
È quanto emerso all'incontro digitale 'Una preoccupazione in meno sul rotavirus: la cura del neonato al rientro a casa, dopo il parto'. #unapreoccupazioneinmeno,— A Good Magazine (@AGoodMag) June 10, 2020
Quando ritorna al cuore, il sangue blu viene spedito ai polmoni per “ricaricarsi” di ossigeno. Nel caso dell’aumento del sanguinamento, invece, l’ipotesi è che esso sia dovuto a una diminuzione della capacità di riparazione del tessuto dell’endometrio nell’ultima fase del ciclo, quella luteale. In questo caso il vaccino agirebbe direttamente sulla funzionalità delle cellule del sistema immunitario deputate, a livello uterino, alla riparazione dei tessuti. Gli studi condotti hanno anche mostrato che questa alterazione è più evidente al crescere dell’età delle donne ed è quindi associata anche alla capacità dell’organismo di rigenerare le cellule. Normalmente, si rimane in ospedale per circa 48 ore dopo un parto naturale e 72 dopo un cesareo, ma saranno i medici a stabilire quando è il momento di andare a casa. Nel frattempo, faranno una serie di test al neonato per verificare che tutto sia nella norma e, prima di rilasciare il nulla osta per uscire, sottoporranno il piccolo o la piccola e la mamma a una visita di controllo, per assicurarsi che tutto proceda nel migliore dei modi.
Nel rapporto, comunque, si sottolinea che le alterazioni del ciclo mestruale sono transitorie e non rischiano di intaccare la fertilità o la riproduzione. Sono stati recentemente pubblicati su Science i risultati della sperimentazione clinica del primo candidato vaccino a base di mRna contro l’Aids. Il preparato, messo a punto da Iavi , l’organizzazione no profit sostenuta dalla Rackefeller Foundation, nello studio clinico di fase uno ha indotto una risposta immunitaria nel 97% dei pazienti. Una tettarella troppo grande o con foro troppo ampio rischia, infatti, di far fluire il contenuto della bottiglia troppo velocemente nella bocca del piccolo, aumentando il rischio che gli vada di traverso. Meglio, quindi, fare attenzione all’età indicata sulla tettarella e usarne una con foro stretto per latte, camomilla e altri liquidi, e leggermente più largo per le pappe fluide.
a 2 mesi + 1 giorno il neonato entra nel terzo mese, quindi idoneo per le prime dosi di vaccino (difterite, tetano, pertosse, hib, epatite B, polio) + pneumococco + meningococco + rotavirus
— senzacca (@SaraSenzacca) April 9, 2019
Il vaccino antinfluenzale è caldamente consigliato per chi soffre di insufficienza cardiaca che, seppur controllata mediante terapia farmacologica, spesso può rivelarsi fatale. Un’ulteriore conferma giunge da uno studio condotto dagli scienziati dell’Università McMaster e pubblicato su The Lancelot Global Health, secondo cui il vaccino antinfluenzale può proteggere da morte precoce coloro che soffrono di insufficienza cardiaca. Secondo il Rapporto Influnet, il Sistema di Sorveglianza Integrata curato settimanalmente dall’Istituto Superiore di Sanità , la circolazione dei virus influenzali sta aumentando e la somministrazione del vaccino antinfluenzale diventa imprescindibile.
I livelli di anticorpi nel latte materno aumentano dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino anti-Covid-19 e in alcune donne si mantengono fino a otto mesi dall’immunizzazione. Anche i livelli di IgG aumentano dopo una terza dose di vaccino, mentre l’aumento delle IgA è stato più significativo a seguito delle reinfezioni. Inoltre, le IgA nella bocca del neonato in allattamento al seno sono più stabili, un fattore che può essere essenziale per la protezione del neonato. È quanto osservato da uno studio pubblicato prima della peer-review su The Lancet, che ha valutato i livelli di anticorpi contro il virus SARS-CoV-2 nel latte materno da donne che avevano ricevuto due o tre dosi di vaccino anti covid-19 o a seguito di reinfezione nelle madri vaccinate. Diversi studi hanno riportato la presenza di anticorpi contro il virus SARS-CoV-2 nel latte materno dopo che le donne in allattamento avevano ricevuto due dosi di vaccino a mRNA.
È importante che il momento della pappa sia vissuto consapevolmente dal bambino, affinché fin da piccolo comprenda il significato del cibo e sviluppi con esso un rapporto sano . Quindi, oltre a evitare di rincorrere il piccolo per casa con il piattino della pappa o imboccarlo mentre gioca, è importante al momento dei pasti spegnere la tv ed evitare ogni distrazione. In questo modo il bambino sarà più concentrato su quello che sta mangiando, masticando e deglutendo correttamente.
Il mese scorso è stato pubblicato anche il primo studio pilota italiano su un campione di 100 donne fra i 18 e i 45 anni che avevano ricevuto almeno due dosi di vaccino. I risultati mostrano che ritardi nel ciclo mestruale e aumento del sanguinamento sono sintomi abbastanza comuni nelle tre settimane che seguono la vaccinazione, specialmente dopo la seconda inoculazione. Nello studio, che comunque non è conclusivo e necessita di essere ampliato, gli autori sottolineano che si tratta sempre di modifiche transitorie che non rischiano di alterare la fertilità delle donne. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che i bambini siano allattati al seno per almeno i primi sei mesi di vita e che l’allattamento venga proseguito insieme all’introduzione graduale dei cibi, per due anni o più.
Lo stress è una delle cause più frequenti di ritardo o alterazione del normale ciclo mestruale. Che sia causato dal lavoro, dall’allenamento fisico intenso – e quindi dall’affaticamento -, dalla perdita di peso, o da motivazioni personali, familiari o emotive, a farne le spese è spesso l’equilibrio ormonale e, con esso, il ciclo mestruale. E fra i possibili fattori stressogeni per l’organismo non vanno dimenticati quelli che coinvolgono il sistema immunitario, come un’infezione o anche la somministrazione di un vaccino. Tuttavia, sebbene circa la metà della popolazione vaccinata contro qualunque malattia sia donna, sono pochi gli studi che hanno indagato la correlazione fra vaccini e ciclo mestruale.