Sei anni più tardi i Visigoti invasero l’Italia ma vennero ripetutamente sconfitti dal generale di origine barbarica Stilicone, che però non poté impedire il massiccio superamento della ormai sguarnita frontiera danubiana da parte delle popolazioni germaniche a partire dal 406. Doppio ritratto di Jean de Dinteville e Georges de Selve (noto come “Gli ambasciatori”), 1533; olio e tempera su quercia, National Gallery, LondraHolbein tornò in un’Inghilterra dove la politica e la religione stavano cambiando radicalmente. Nel 1532 Enrico VIII si stava preparando a ripudiare Caterina d’Aragona per sposare Anna Bolena, pur contro il parere del papa. Tra quanti si opponevano alle azioni di Enrico vi era a anche l’ex patrono di Holbein, sir Thomas More, che diede le dimissioni da Lord Cancelliere nel maggio del 1532.
Serrato tra i pontefici delle masse, come Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, Paolo VI si distinse per il suo comportamento pacato e signorile e fu più preoccupato della riflessione, della formazione e del dialogo culturale che dei gesti semplificati e d’effetto imposti o suggeriti dalla società di massa. La maglietta insanguinata indossata dal Papa al momento dell’attentato è conservata in un reliquiario realizzato dalla scuola di arte sacra Beato Angelico di Milano ed è stata esposta durante la cerimonia della sua beatificazione. In occasione di questa visita Montini abbracciò il patriarca ortodosso di Costantinopoli Atenagora I, recatosi anch’egli in Palestina appositamente per questo incontro. Nel 1931, durante il suo lavoro nella FUCI, Montini aveva avuto l’incarico di visitare celermente Germania e Svizzera, per organizzare la diffusione dell’enciclica Non abbiamo bisogno, nella quale Pio XI condannava lo scioglimento delle organizzazioni cattoliche da parte del regime fascista. Nel 1933 ebbe termine il suo impegno di essere assistente ecclesiastico nazionale della FUCI.
Nel nartece, arricchito anch’esso, come gli altri tre lati del quadriportico, da marmi policromi nel rivestimento delle pareti, si aprono i cinque portali che permettono l’accesso alla basilica. Fra le porte, quella centrale, che è la più grande, risale al 1931 ed è opera di Antonio Maraini. Essa, alta 7,48 m e larga 3,35 raffigura degli episodi della vita dei santi Pietro e Paolo ed è realizzata in bronzo e decorata da una croce realizzata con la tecnica dell’agemina in argento ed incrostata di lapislazzuli. Il transetto miracolosamente aveva retto al crollo di parte delle navate e resistito alle altissime temperature dell’incendio, preservando in buona parte il ciborio di Arnolfo di Cambio ed alcuni mosaici. Si salvarono anche l’abside, l’arco trionfale, il chiostro e il candelabro, ma si dovettero ricostruire gran parte delle strutture murarie.
Un grande attuatore della riforma cattolica fu Carlo Borromeo, figura dominante del terzo periodo conciliare, arcivescovo di Milano dal 1565 e principale curatore del catechismo tridentino. Borromeo mise al centro della sua attività la cura pastorale ponendo in secondo piano il ruolo di potere del vescovo e fondò il primo seminario di Milano. Fu molto presente nelle visite pastorali e nella stesura di norme importanti per il rinnovamento dei costumi ecclesiastici. Nel 1559 divenne quindi papa Pio IV, il quale con l’aiuto del nipote cardinale Carlo Borromeo, futuro arcivescovo di Milano, riaprì, nel 1562, i lavori conciliari. Venne affrontata la questione del sacrificio della Messa, considerato memoriale e “ripresentazione” in maniera reale dell’unico sacrificio di Gesù sulla croce, sacerdote e vittima perfetta, condannando con ciò le idee luterane e calviniste della Messa come semplice “ricordo” dell’ultima cena e del sacrificio di Cristo. I medici consigliarono l’interruzione della gravidanza, sostenendo il rischio di morte del piccolo o di gravissime malformazioni future, ma la madre rifiutò e si rivolse in preghiera all’intercessione di Montini.
Wojtyła rispose dicendo «per le occasioni passate e le presenti, qualora i figli e le figlie della Chiesa cattolica abbiano peccato in azioni od omissioni contro i loro fratelli e sorelle ortodossi, che il Signore ci accordi il perdono», al che Christodoulos immediatamente applaudì. Giovanni Paolo II aggiunse che il saccheggio di Costantinopoli era una fonte di «profondo rincrescimento» per i cattolici. Oltre ai viaggi ufficiali, inoltre, sono state annotate più di un centinaio di uscite segrete dal Vaticano, fatte dal pontefice per trascorrere momenti di vacanza; frequenti soprattutto furono le visite sui vicini monti dell’Abruzzo dove, il suo segretario dichiara, «era come se riprendesse le forze».
Nato dal conte Ilario della Genga, appartenente alla famiglia dei feudatari dell’omonimo borgo marchigiano (all’epoca in provincia di Macerata, poi dal 1860 ricompreso nella provincia di Ancona), e di sua moglie la contessa Maria Luisa Periberti di Fabriano, Annibale era il sesto di dieci figli. La notizia che tra i suoi antenati ci fosse il famoso artista Gerolamo Genga è destituita di ogni fondamento mancando di fonti documentarie. Nel 1547 alcune sessioni conciliari vennero spostate a Bologna, nella basilica di San Petronio. Forti tensioni tra Carlo V e il papa portarono tuttavia alla chiusura delle sessioni bolognesi dopo pochi mesi. Seguì il periodo del barocco, che superò questa fase e portò al recupero del rinnovato potere ecclesiastico. Il concilio di Trento si svolse in tre momenti separati dal 1545 al 1563 e, durante le sue sessioni, a Roma si succedettero cinque papi .
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Il futuro pontefice si dedicò a questo nuovo magistero con particolare impegno, tanto che la sua opera fu premiata alcuni anni più tardi, quando all’età di soli quarantotto anni fu creato cardinale – sempre da Gregorio XVI – nel concistoro del 14 dicembre 1840. La Sardegna ha avuto nel tempo diverse suddivisioni amministrative e territoriali. Inizialmente, già in periodo romano, il territorio sardo era stato suddiviso in diocesi ecclesiastiche, successivamente, nel periodo medioevale, la Sardegna era ripartita in giudicati e in curatorie, con dei brevi intermezzi signorili e comunali.
(Avanti! dell’11 giugno 1914)Proprio per scongiurare il rischio che la monarchia potesse sentirsi minacciata e dichiarare lo stato d’assedio e il passaggio dei poteri pubblici ai militari, la Confederazione generale del lavoro dichiarò concluso lo sciopero dopo solo 48 ore, invitando i lavoratori a riprendere la loro attività. Il 7 marzo di quell’anno si rese protagonista di un breve scontro giornalistico con Alcide De Gasperi, direttore del periodico cattolico Il Trentino. Mussolini collaborò anche con il quotidiano Il Popolo, diretto da Cesare Battisti, sulle cui pagine scrisse della “santa di Susà”, una contadina di nome Rosa Broll che era stata adescata da un sacerdote del luogo. L’articolo ebbe un tale successo che la direzione del Partito Socialista trentino decise di farne una pubblicazione a sé stante, al prezzo di 6 centesimi.
Scrisse in termini amichevoli al re musulmano della Mauritania e cercò senza successo di portare la Chiesa armena in comunione con Roma. Gregorio VII, tuttavia, non viaggiò molto durante il suo pontificato, preferendo affidarsi a legati pontifici di sua fiducia, quali Ugo di Cluny, Ugo di Die e Amato d’Oleron, a cui conferì ampissime deleghe nelle loro missioni. Grazie all’intercessione della contessa e del padrino di Enrico Ugo di Cluny, Gregorio accettò di incontrare l’imperatore il 25 gennaio 1077, festa della conversione di San Paolo. Le cronache raccontano che Enrico fosse comparso davanti al castello di Canossa in abito da penitente e dopo tre giorni Gregorio gli revocò la scomunica, solamente cinque giorni prima del termine fissato dai principi oppositori. L’immagine di Enrico che si reca a Canossa in atteggiamento di umile penitenza si basa essenzialmente su una fonte principale, Lamberto di Hersfeld, un forte sostenitore del papa e un membro della nobiltà dell’opposizione.
La chiesa di Sant’Agostino di Cagliari è uno degli esempi più identificabile negli stilemi rinascimentali. Statua di guerriero dal sito di Mont’e Prama, presso Cabras, Museo archeologico nazionale di CagliariTharros, colonne di epoca romanaNella seconda metà del IV millennio a.C. Si sviluppò la prima espressione culturale di cui si trovano tracce in tutto il territorio isolano, la Cultura di Ozieri.
Conseguenze e risultati del Concilio[modifica
L’eccessiva ampiezza fece lentamente esaurire le spinte verso l’esterno, che conobbero un arresto nel terzo decennio dell’VIII secolo. Gli Omayyadi avevano trasformato le conquiste in un impero ereditario, con un’amministrazione fiscale sempre più preoccupata a drenare risorse per forze armate pletoriche e relativamente efficienti e disciplinate. Grande preoccupazioni causavano gli sciiti e i kharigiti, quando nacque un forte contrasto tra la dinastia al potere e la famiglia degli abbasidi, che sconfissero l’ultimo califfo omayyade in una grande battaglia nel 750. Nel 762 il nuovo califfo al-Mansur inaugurava una nuova epoca con una capitale appositamente fondata, Baghdad sul Tigri.
- Il Diacono indossa la stola trasversalmente al busto, non incrociata come il celebrante.
- Venne potenziato l’esercito per controllare i confini dove minacciavano i Musulmani, i Bulgari e i principi di Kiev, che vedevano Costantinopoli come un faro di civiltà, ma anche come una ricchissima preda.
- La polizia fu sottoposta al Segretario di Stato e ricevette più autorità e potere contribuendo a una significativa riduzione della criminalità ma anche ad accuse di parzialità.
- Al papa concesse Capua e altre città limitrofe, che però rimasero di fatto sotto il controllo del ducato di Benevento.
- Lo spunto narrativo è qui offerto da un nonno polacco che racconta ai nipoti alcuni momenti della vita del Papa.
Il canto a tenore è tipico della Barbagia ed è ritenuto un’espressione artistica peculiare e unica al mondo. Nel 2005 questo canto è stato riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio orale e immateriale dell’Umanità. Il cantu a chiterra è un canto nato in Logudoro e diffusosi successivamente anche in Gallura e Planargia. Questo canto ha avuto una gran diffusione a partire dal XX secolo grazie alle numerose feste paesane durante le quali si svolgono delle vere e proprie competizioni tra cantadores, accompagnati da un chitarrista e spesso anche da un fisarmonicista, e ha avuto popolarità a livello internazionale grazie all’attività di Maria Carta. In ambito colto, la Sardegna ha dato i natali a diversi compositori tra i quali si ricordano Luigi Canepa, Gavino Gabriel, Lao Silesu ed Ennio Porrino.
Nelle elezioni amministrative del 1952 non fece mancare il suo appoggio a uno dei politici che stimava di più, Alcide De Gasperi. Durante tutto il periodo bellico svolse un’intensa attività nell’Ufficio informazioni del Vaticano, occupandosi dello scambio di informazioni sui prigionieri di guerra sia civili sia militari. In questo periodo fu l’interlocutore principale delle autonome iniziative intentate in tutta segretezza dalla principessa Maria José di Savoia, nuora del re Vittorio Emanuele III, per stringere contatti con gli americani ai fini di una pace separata.
Pio IX inoltre proclamò San Giuseppe «patrono della Chiesa universale» e conferì il titolo di dottore della Chiesa a Sant’Ilario di Poitiers, San Francesco di Sales e Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Numerose furono le beatificazioni e canonizzazioni sotto il pontificato di Pio IX. Un primo elenco include, nel 1867, San Paolo della Croce e lo spagnolo Pietro d’Arbués . Pio inoltre nel 1862 canonizzò i ventisei cristiani giapponesi martirizzati nel 1597 e beatificati da Urbano VIII nel 1627, tra cui Paolo Miki. Dopo la cena riceveva il suo confessore e si ritirava nella cappella privata a pregare dinanzi al tabernacolo.
Dopo la seconda fase, si apre la fase della riscoperta dell'”elezione”, “cardine di tutto il neocatecumenato”, tempo di grazia, dove il neocatecumeno con l’aiuto dello Spirito Santo, è chiamato a “camminare nella lode”. Questo tempo culmina con il rinnovo delle promesse battesimali durante la veglia pasquale che è tipicamente presieduta dal vescovo in Cattedrale. In Ruanda, nell’ottobre del 1994, il sacerdote Justin Furaha e altre decine di persone tra sacerdoti, suore e laici appartenenti al Cammino, furono uccisi durante il genocidio ruandese in quanto cristiani appartenenti all’etnia Tutsi. Secondo Hernández, Argüello le confidò in quegli anni esperienze mistiche e apparizioni mariane nelle quali Maria, madre di Gesù, lo esortava a dar vita a «comunità come la Sacra Famiglia di Nazaret». Il padre di Cristina Marino si chiamava Roberto ed è deceduto lo scorso 2 febbraio in procinto di partecipare insieme a Luca Argentero al Festival di Sanremo. A 14 anni, nel 2009, debutta sul grande schermo nel film di Federico Moccia Amore 14 ma è solo nel 2013 che viene notata dal grande pubblico nel film Casa e bottegadi Luca Ribuoli, dove ha l’opportunità di lavorare al fianco di Renato Pozzetto, Nino Frassica e Anna Galiena.
È pure attestata con certezza l’esistenza di voci presso i contemporanei circa questo supposto, ma falso, obbligo, riportata dalla stessa circolare del Tommasini e dalla poesia del Belli Er linnesto. È importante notare che l’antivaiolosa all’epoca non era obbligatoria in molti stati europei, compreso il Regno di Sardegna (poi Regno d’Italia), in cui divenne obbligatoria solo nel 1859. A titolo comparativo l’Inghilterra offrì gratuitamente la vaccinazione nel 1840 e la rese obbligatoria nel 1853. L’indizione del giubileo da parte di Leone XII rappresentò una coraggiosa presa di posizione personale del papa, una vera e propria sfida per vedere come avrebbe risposto il mondo cattolico all’invito della Chiesa, in un contesto culturale e spirituale in profonda trasformazione. Le chiese dove si svolsero i lavori del concilio, a Trento, sono la cattedrale di San Vigilio e la chiesa di Santa Maria Maggiore. Gran parte dei pensatori agnostici o anticlericali italiani dell’Otto-Novecento fu molto critica nei confronti della stagione della vita religiosa, sociale e politica apertasi con il Concilio, valutata come un’epoca di decadenza dell’arte e dei costumi, effetto di un clima di “chiusura” mentale in netta controtendenza con l'”apertura” della fase rinascimentale.
La sua prematura morte rende impossibile stabilire cosa intendesse per ripristino ed è difficile comprendere quale fosse il suo progetto e quale sarebbe stato lo sviluppo delle sue azioni future. Il Papa è Vescovo di Roma, per quanto il governo pastorale della diocesi di Roma venga delegato al Cardinale vicario. I primi 50 anni dopo la morte di Gesù furono sostanzialmente tranquilli, tranne la parentesi neroniana. I cristiani, che derivavano direttamente dagli Ebrei, sia da un punto di vista territoriale che come fondamento della fede, ebbero i primi scontri proprio con i Giudei, che mal sopportavano la presenza ingombrante e crescente di questa nuova religione, considerata una setta di miscredenti.