Barbie piace alle bambine ma di fatto in ugual modo a quelle più cresciute, anche adolescenti, che cambiano modalità di gioco, non giocattolo, e alle donne che la scelgono come icona e “logo” su vestiti e accessori. Perché Barbie non è un mero passatempo ma la chiave di un preciso stile di vita, tra lusso, successo, fashion, sex appeal. E tutto questo — ecco la vera seduzione — nel suo mondo garantisce felicità. MONDO – La bambola icona della Mattel, che ha segnato un’epoca, festeggia oggi l’anniversario della sua prima commercializzazione.
La bambola è la riproduzione di un essere umano , comunque di una forma umanoide . Normalmente è realizzato in plastica o stoffa, ma anche in legno, porcellana, porcellana Biscuit, gomma, cera e molti altri materiali. Barbie oggi è impegnatissima nella promozione del Dream Gap Project, un’iniziativa globale che mira a dare alle ragazze di oggi le risorse e il supporto per continuare a credere di poter fare qualsiasi cosa. Si tratta di un sostegno importante da parte dell’alleata di tanti pomeriggi di gioco di bambine di tutte le età. La sua attenzione è ora ferma su quelle tra i 5 e i 6 anni, momento in cui le piccole iniziano a credere di essere meno dotate dei maschi.
Barbie Collectors Magia delle Feste 2017
Barbie nasce miss ma riesce rapidamente a diventare molto altro. Già nel 1962 indossa unoutfitispirato a Jackie Kennedy e quella che può apparire solo una scelta dettata dalla moda nel seguire una riconosciuta icona di eleganza, offre comunque alle bambine nuovi spunti di riflessione. L’invenzione di Barbie, poi duramente condannata dalle femministe, può essere in realtà sin dalle origini, forse suo malgrado, uno strumento di rivalsa, presa di coscienza di sé e del proprio potenziale. Le bambine non sono più costrette a vedersi realizzate solo perché amate da un uomo e generatrici di figli. E, neppure a immaginarsi adulte solo come bimbe cresciute.
Nei secoli prima, poi, più veloce, nei decenni, il gusto ha cambiato misure e rapporti, spesso con il desiderio di volumi “extra”, dalle labbra al seno, fino a trasformare la proposta di un tipo raggiungibile nell’imposizione di un modello irrealizzabile. E se è vero che questo ha sollevato pressoché immediatamente dubbi e proteste dei genitori, lo altrettanto vero che è stato proprio il suo modello impossibile, alla fine, a imporsi, di fatto, anche a quel mondo adulto che lo contestava. Andy Warhol, nel 1986, l’ha portata nel mondo dell’arte, consacrandola immediatamente a icona pop e, al contempo, di femminilità alla pari con Marilyn Monroe. Creata nel 1959 da Ruth Handler, la bambola più famosa del mondo ha compiuto 61 anni.
Il mio nome piaceva a mia madre, era quello che dava a tutte le sue Barbie quando era piccola e quando sono nata era un nome poco diffuso
— 𓆝 𓆜 (@enfperalta) March 25, 2019
Ma, nonostante un break up nel 2004, manca ancora il fatidico “sì”… Barbie è stata persino astronauta e nel 2004 ha dato vita al Partito delle ragazze candidandosi alla presidenza degli Stati Uniti. La migliore amica di Barbie si chiama Midge che invece è sposata con Alan ed è madre di tre figli. Tra i tanti amici che costellano la vita di Barbi ci sono Christie e Steven ma anche la giapponese Kayala. Importante l’australiana Summer perché presentò a Barbie il fratello Blaine per cui ora il suo cuore palpita.
Pretty Little Liars: Original Sin, tempo di una nuova generazione
Marchio registrato di una bambola prodotta dall’azienda americana di giocattoli Mattel.
Pochi anni dopo la sua nascita e nel pieno della sua affermazione, Barbie si scontra, letteralmente, con la rivoluzione sessuale. Paladina della libertà di essere, avere e soprattutto volere e prendere, viene in realtà bandita in quanto cliché di un mondo che si vuole credere perduto. Nel momento stesso in cui afferma di non avere bisogno di un uomo al suo fianco per essere, ribadisce pure il suo diritto al piacere, nelle sue diverse forme. Avrà ville, macchine sportive, guardaroba da star, un intero mondo costruito a misura del suo volere. Perché non è nata per essere una bambola comune, è stata concepita come una mini-diva, piccola di dimensione, monumentale per impatto, capace di scardinare gli stereotipi e rivoluzionare l’immaginario. Barbie diventa il nemico da combattere, simbolo di secoli di sottomissione, sintesi dei pregiudizi moderni.
Quali che siano le priorità personali, entrambi i finali probabilmente, forse inevitabilmente, non saranno per tutte. La bellezza in carne e ossa è vinta da quella di china e colore. Desiderata perché inarrivabile e proprio per questo, spesso, ossessivamente inseguita.
Barbie compie 60 anni segreti e curiosità della bambola più venduta al mondo
Iniziamo col dire che la creatrice di Barbie, Ruth Handler, dedicò questi due giocattoli ai suoi figli, Barbara e Kenneth. Nella sua testa dunque Barbie e Ken potrebbero essere fratelli, ma ovviamente nel mondo della fantasia i due personaggi avevano tutt’altre vite. La storia d’amore tra Barbie e Ken ha fatto sognare milioni di bambine, grazie anche ai molti modelli di Barbie Sposa messi in commercio da Mattel. Ecco le tappe fondamentali di una delle storie d’amore più moderne della storia.
Ruth vuole solo creare un giocattolo e vuole farlo per la figlia, lo abbiamo detto, è proprio qui però la chiave dell’ideazione della bambola. Ruth non vuole una bambola qualsiasi ma un’amica per la sua bambina e, augurandole come fa ogni mamma con i propri figli, un futuro radioso, non può che darle come modello un ideale di perfezione che è quello, in gomma e plastica, dell’epoca. Dunque, Barbie deve essere bella, buona, sorridente e deve avere tutto quello che desidera. La lezione del Doriforo, passato alla storia come espressione del Canone di Policleto, secondo cui un corpo è bello quando ogni sua parte ha una dimensione proporzionata alla figura intera, viene dimenticata.
Barbie storia, ecco come è nata la bambola che dagli anni Cinquanta fa impazzire i bambini di tutto il mondo. Sempre più alla moda, sempre più somigliante alla donna immagine di oggi. Il 12 agosto 2004 Barbie ha annunciato la sua campagna elettorale per diventare presidente degli Stati Uniti, rappresentando il Partito delle Ragazze, con un vero e proprio programma elettorale messo per iscritto da Mattel. La lunghissima storia d’amore tra Barbie e Ken, ben 43 anni di appassionato fidanzamento, non sfocia però in un romantico matrimonio. La coppia si divide nel 2004, e i biografi della Mattel provvedono ad attribuire immediatamente alla bambola un’avventura con il surfista Blaine. Per colpire ancora di più l’immaginario degli acquirenti, la Mattel decide di fornire alla Barbie una biografia ricca e articolata.
Inoltre, quando si assumono maggiori responsabilità, subiscono anche ripercussioni sociali e relazionali. Tuttavia i ricercatori hanno scoperto che, se esposti a modelli di ruolo femminili, le bambine – e i bambini – hanno maggiori probabilità di proporsi per condurre un’attività di gruppo. Quest’ultima scoperta rafforza la ricerca sul “Dream Gap” che ha dimostrato che a partire dall’età di cinque anni, le bambine iniziano a dubitare del proprio potenziale e perdono fiducia nelle proprie competenze. Il numero di accessori realizzati è vastissimo e comprende ben 4800 diversi esemplari. Il successo di vendite è tale che la produzione comincia a differenziarsi in base alla tipologia di acquirenti. La sua prima mansione fu quella di modella adolescente, per poi diventare ballerina, dottoressa, ambasciatrice UNICEF, fino ad essere addirittura un’astronauta e a candidarsi come Presidente degli Stati Uniti.
Rimanendo nel settore delle costruzioni, però, è probabilmente Lego ad aver preso un impegno davvero rigoroso nella rappresentazione della disabilità. Barbie non è certo l’unico marchio ad aver abbracciato il mondo della disabilità e della diversità più in generale. Da diversi anni la celebre linea American Girl ha sviluppato un ampissimo assortimento, includendo di fatto ogni tipologia di disabilità, con accessori come una sedia a rotelle, le stampelle o apparecchi acustici o protesi. Anche Playmobil produce personaggi in sedia a rotelle, su stimolo di una petizione del movimento online “Toy Like Me”, tramite cui i genitori americani richiedono ai produttori più giocattoli inclusivi. Era alta 30 cm ed inizialmente bruna vestita dalla designer Charlotte Johnson per una festa in piscina con un costume intero a strisce bianche e nere, con una vita sottilissima, occhiali fashion, orecchini, rossetto e capelli legati a coda di cavallo.
Semplice, basterà curare con attenzione ogni piccolo ma importante dettaglio. Recandosi presso i negozi che si occupano della vendita di articoli per feste oppure visitando diversi siti online è possibile trovare davvero molto. Nello specifico è possibile trovare il kit Barbie che comprende la tovaglia con raffigurata la bellissima bambola e il coordinato piatti, bicchieri e tovaglioli. Tutto rigorosamente rosa anche se ne esistono di diversi tipi e con diversi colori. Ad una festa di compleanno di bambine non potranno mancare delle gustose bevande da sorseggiare con bellissime cannucce Barbie. Trattandosi di una festa di compleanno ecco che particolare attenzione andrà prestata anche alla scelta degli addobbi per la location.
- Il numero di accessori realizzati è vastissimo e comprende ben 4800 diversi esemplari.
- Nella sua testa dunque Barbie e Ken potrebbero essere fratelli, ma ovviamente nel mondo della fantasia i due personaggi avevano tutt’altre vite.
- La lezione del Doriforo, passato alla storia come espressione del Canone di Policleto, secondo cui un corpo è bello quando ogni sua parte ha una dimensione proporzionata alla figura intera, viene dimenticata.
- E ha creato una Barbie formosa, perché “era importante per l’autostima di una ragazzina giocare con una bambola con il seno”.
- La Barbie presenta un aspetto fisico molto longilineo, plasmato sul modello della bambola tedesca Bild Lilli, un regalo provocante per gli uomini basato su un personaggio dei cartoni animati apparso sul giornale tedesco nominato Bild Zeitung.
Dopo che la collega Amy Schumer ha abbandonato il progetto a causa di conflitti di programmazione nel marzo 2017, la palla è toccata all’attrice Anne Hathaway, la quale ha abbandonato il progretto nel 2018. Una bambina che vuole l’ultimo modello uscito ma che ne riceve una tutti gli anni? Un collezionista in cerca di quella particolare versione uscita anni fa e oggi introvabile? Domande importantissime a cui conviene dedicare un po’ di tempo prima di mettere i prodotti nel carrello. Anche se si tratta di un prodotto indicato dai 6 anni in su, non tutti i modelli di Barbie Magia delle Feste sono adatti anche ai bambini.
Ora ne ho più di 200 e il numero è in costante aumento. Il vero nome di Barbie è Barbara Millicent Roberts ed è nata a Willow, Wisconsin. È la bambola più venduta al mondo ed elemento di punta della sua casa di produzione. Il 9 marzo 1959 Barbara Millicent Roberts, nome completo di Barbie, faceva il suo ingresso sul mercato durante la fiera del giocattolo di New York City.
Quando non sono impegnata a correggere e pubblicare articoli mi piace giocare a freccette con gli amici. La famiglia di Barbie è composta da molte sorelle, tra cui Skipper, i gemelli Tutt e Todd, Stacie, Shelly e la piccola Krissy. La nostra protagonista, è una studentessa e poi modella che colleziona i migliori abiti firmati, con le acconciature più in voga del momento. Più tardi Barbie è stata anche coinvolta in attività come il nuoto, la ginnastica e l’equitazione. Negli anni ‘90 si potevano trovare sporadicamente nei negozi di giocattoli, poi, con il passare del tempo, sempre meno. Intorno al 2000 mi rifornivo a Verona e in provincia di Cremona.