Questo sito utilizza cookie tecnici e statistici anonimi, necessari al suo funzionamento. Utilizza anche cookie di marketing, che sono disabilitati di default e vengono attivati solo previo consenso da parte tua. In un primo momento i gruppi si sono creati in modo molto spontaneo e senza un reale criterio logico, ma già dal secondo giorno le “squadre” si sono caratterizzate in modo ben definito conferendo ai vari membri un certo senso di orgogliosa appartenenza, segno evidente di una condivisione piena che fa della passione per il fuoristrada il suo punto di incontro, sulla quale abbiamo giocato e scherzato nel corso di tutta la settimana. Dedicato a moto dual e maxi-enduro, il tour itinerante pensato da Alessandro Marzi, guida espertissima e fiero ambasciatore delle bellezze dell’isola sulla quale è nato e cresciuto, si sviluppa su 5 giornate di guida con partenza e arrivo dal porto di Olbia e procedendo in senso antiorario conduce i 30 partecipanti attraverso molte delle regioni storiche più famose della Sardegna. Ci sono cani che soffrono di quella che si chiama ‘Pica’, un disturbo che vede Fido ingoiare qualsiasi cosa al punto da mettere la sua vita in pericolo. In questo caso, il consiglio è di contattare un educatore cinofilo e il veterinario in modo da comprendere se ci siano motivazioni mediche dietro a questo atteggiamento.
(Ogni lasciata è persa. Infatti le occasioni bisogna saperle cogliere al volo, quando si presentano. Ciò che si rifiuta oggi, forse non sarà piu’ possibile averlo domani) . Un’equilibrista del circo svizzero Knie ha percorso 900 metri su una fune tesa da un lato all’altro del lago di Zurigo. L’equilibrista Freddy Nock ha impiegato quasi due ore per la sua impresa, eseguita a a 30 metri di altezza e seguita da numerosi spettatori. Il tragitto di 900 metri sopra uno specchio d’acqua naturale rappresenta un record mondiale. Segue la stella di Barnard distante “solo” sei anni luce, ma non visibile ad occhio nudo dato che la sua magnitudine è appena di 9,5.
Cesti Natalizi Evviva il Natale 2
Espressioni tipiche catanesi
Fin qui abbiamo parlato però prevalentemente di linguaggio verbale, anche se l’accenno ai simboli ha già anticipato il rovesciamento del verbale nel non verbale. Eraclito, filosofo del VI sec. a.c., chiamava movimento enantiodromico dei contrari questa possibilità di “rovesciamento” affermando, con alcuni esempi, che la guerra è legata alla pace, la vita alla morte, e che la via in su e la via in giù sono la stessa cosa. Enantiodromia è proprio il cadere nell’altro, correre verso l’altro. Sicché gli opposti sono apparentemente tali perché in verità sono sostanzialmente uniti. Questa teoria si potrà, quindi, applicare anche al linguaggio verbale e non verbale. L’archiviazione tecnica o l’accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l’uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall’abbonato o dall’utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Fare soltanto le cose che possano dare buoni frutti e tralasciare quelle di poco conto. (Avere l’ombelico unito. E’ un detto popolare secondo il quale due o più amici stanno sempre insieme ed hanno molti interessi comuni. Questo stretto legame viene paragonato a due fratelli siamesi, uniti dalla nascita). (E’ l’accenno di pianto di bambini piccolissimi, che appunto, sporgendo in fuori il labbro inferiore formano un incavo simile ad un cucchiaio). (Dar fregature e approfittare anche degli amici. Il detto ha origine dai giochi tra ragazzi, il cui scopo principale era sempre quello di primeggiare sugli altri, cercando di vincere, oltre che con l’abilità, anche con la furbizia o l’imbroglio). (È un modo per dire “stanne certo che è come dico io”. È come voler mostrare sicurezza per ciò che si afferma. Il significato del detto è molto simile alla frase “ci puoi scommettere” ). (Pronunciare cattive parole verso qualcuno, o disperarsi con pesanti improperi, per qualche contrarietà).
Proverbi dal Mondo
(All’improvviso, inaspettatamente. Forse sarebbe più esatto dire “di scoppiu di rivolu”, come lo scoppio di una rivoluzione, che per l’appunto avviene sempre di sorpresa). (“Virticchiu e Nofriu” sono due simpatici personaggi che appartengono all’Opera dei Pupi e al Teatro delle Marionette e la loro caratteristica é quella di combinarne sempre di tutti i colori. Con le loro trovate comiche hanno divertito grandi e bambini. Tale frase si riferisce a due amici, spesso malvisti, che hanno gli stessi interessi e che vanno sempre d’accordo). (Danneggiarsi con le proprie mani. Equivale a fare un lavoro senza il dovuto buonsenso e senza le necessarie cautele). (Nei tempi passati, voleva significare che, una donna si era truccata e adornata di gioielli, in maniera esagerata. Spesso, il detto aveva tutto il sapore di una grave offesa, in quanto, tale “vanità”, oggi bene accettata, anticamente veniva interpretata come segno di bassi costumi e di dubbia moralità). (È abbastanza ovvio conoscere il luogo di nascita , ma non altrettanto quello dove si morirà. È una frase, sicuramente dell’ultimo secolo, cioè, da quando i siciliani, nei primi anni del 1900, cominciarono ad emigrare in terre lontane, e pertanto, nessuno era più sicuro di un ritorno in Patria).
Trae origine dalle “stecche di legno” e dalle varie “forme” di cui si servivano i calzolai per riparare le scarpe). (È inutile versare lacrime o disperarsi per qualche cosa che non può essere fatta). (Si usa rivolgere questa parola a persone che stanno gustando qualche leccornia o stanno mangiando a sazietà. Può anche essere un complimento a chi ha ottenuto un successo in qualche iniziativa, o a chi è stato baciato da improvvisa fortuna). (Fare qualcosa per tanto per farla, solo per l’apparenza e senza convinzione). (Pelle per pelle, meglio la tua che la mia. Può essere considerata una espressione degna di chi non ha alcun senso di altruismo verso il prossimo). (È una frase di soddisfazione, per aver mangiato o bevuto a sazietà, o anche, per essersi tolti una preoccupazione).
Fornito di due punte, una a piccone non appuntito ed una ad ascia, in italiano tale strumento di lavoro si chiama “beccastrino” e deriva da “beccastro” o “becco”). (Sapersi destreggiare in qualsiasi situazione. È come farsi in quattro, per riuscire a risolvere un problema). (Rimetterci la pelle o fallire miseramente in qualche impresa. Trae origine dall’antico mestiere del calzolaio, oggi quasi scomparso, in quanto nel tagliare, col trincetto, non doveva commettere errori, per non rischiare di rimetterci il cuoio).
SARDINIA ADVENTOURING 2020
Cucinare è un modo per dimostrare amore, cura e dedizione verso le persone più importanti della nostra vita. La nostra famiglia, i nostri amici, i nostri figli e la nostra anima gemella. Così come il pasto diventa un’occasione per stare insieme e condividere momenti preziosi. Rinunceremo ad American Turkey e Christmas pudding in favore di ingredienti stagionali e poco costosi, sapori inconfondibili, ma mai fuori moda. Tortelli, cavoli e polenta imbandiranno, almeno secondo le previsioni, le tavole nordiche, mentre al sud capitone al forno aromatizzato con spicchi d’aglio e succo di limone, baccalà infarinato e fritto fritto fritto, cavolfiore in frittelle o soffritto e sfumato con vino rosso, crespelle con l’uvetta passa, ricoperte di zucchero granulare e anche queste rigorosamente strafitte perché, si sa, la cucina mediterranea è leggera. (Essere ridicolo ed oggetto di scherno. Anticamente alcuni libri contenevano illustrazioni incorniciate da motivi ornamentali, costituiti da tralci di vite, che venivano comunemente chiamati vignette, ma in seguito, soltanto le illustrazioni satiriche su personaggi in vista , furono chiamate con tali appellativi).
I falsi amici sono come quei commensali che si alzano quando la tavola è vuota. Dio ci ha dato due orecchie ed una sola bocca per ascoltare almeno il doppio di quanto diciamo. Colui che conosce gli altri è sapiente; colui che conosce se’ stesso è illuminato; colui che vince un altro è potente; colui che vince se’ stesso è veramente forte. Chi non ha apprezzato il suo maestro né la sua lezione, un giorno sarà forse colto, ma non sarà mai saggio. Che gli uccelli dell’ansia e della preoccupazione volino sulla vostra testa, non potete impedirlo; ma potete evitare che vi costruiscano un nido. Buoni genitori e una verga di bambù fanno crescere dei buoni figli.
- Quando questi vengono raggruppati secondo regole precise, allora si formano le parole, che messe insieme secondo una sequenza significativa, danno luogo alle frasi.
- Anzitutto per i panzerotti piacentini, considerati un piatto tipico delle feste, si parte da una base semiliquida, che viene cotta a mo’ di crespelle.
- L’edizione 2020 del Sardinia Adventouring, inizialmente in programma per aprile ma posticipato poi causa lockdown a settembre, si è conclusa con successo.
- (Si definisce così il comportamento di una persona che manifesta disponibilità, per un proprio esclusivo interesse. Caso tipico è quello di certi parenti, che accudiscono un anziano bisognoso, al solo scopo di venire poi in possesso dell’eredità).
- (Sebbene non risulta che gli uccelli producano latte, tale espressione per i siciliani ha un grande significato e vuol dire “allevato con tutti i riguardi” o “fatto crescere nel benessere”).
- (Nella lingua italiana un detto simile è “Mettersi una pulce nell’orecchio”. Vuol significare, avere un pensiero fisso nella mente e non essere tranquilli) .
In Corea ognuno possiede e abitualmente porta con sé un timbro di legno, d’avorio o di plastica dura con il suo nome inciso a mano, comunemente in caratteri cinesi. Il timbro (tojang 도장 圖章) è registrato presso l’ufficio civico amministrativo locale e un timbro contraffatto è facile da identificare quanto lo è una firma falsa. L’inchiostro che si usa per questo timbro è un composto rosso, leggermente oleoso, e l’impronta di questo timbro è la firma ufficiale dei coreani. “Dove torna di casa Tizio?”…stavolta la spiegazione è più intuitiva ed è comprensibile il significato, ma è un modo di dire che abbiamo noi toscani… (Archi.) [Bos.] Tetto a capanna dicesi dagli architetti un Tetto a due sole acque o declivi, o fatto di paglia, alghe e sim. Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico.
(Piovere lentamente ma in continuazione. Si può anche dire “chioviri a suppa viddanu”. Il detto proviene dal noto bisbiglio o sussurro “pissi pissi”, quando si vuole chiamare qualcuno piano e a bassa voce, per non disturbare gli altri . (Prendersi un severo rimprovero o anche percosse. La parola “buscia” o “vusciu” è una pianta con legno durissimo, chiamata bosso dalla quale possono essere ricavate delle verghe o bacchette per bastonare gli animali). (Con questa frase si indica un gruppo ristretto di persone che, riservatamente, si intrattengono a discutere argomenti di loro comune interesse, destando l’invidia o l’antipatia di altri esclusi) . (Cercare qualcuno o qualcosa che difficilmente si potrà trovare. Praticamente è come “cercare un ago in un pagliaio” ).
(E’ un’espressione che solitamente viene rivolta ai ragazzi in senso di rimprovero per qualche loro mancanza, o scorretto comportamento. “Lu spicchiu” era un oggetto casalingo costruito in argilla cotta in svariate forme, che munito di stoppino immerso nell’olio, veniva acceso per illuminare le case, quando ancora non c’era l’energia elettrica). (Rimanere senza denari. Anche in questa espressione si evidenzia una situazione in cui ci si viene a trovare senza soldi e l’origine è da ricercare nell’antico gioco del baccarà, considerato d’azzardo. Infatti non è raro che tante persone dedite a questo ingiustificabile vizio, possano perdere sia il denaro che portano con sé, che altri beni immobili come case, terreni, ecc.). Specie di raviolo, agnolotto fatta in casa farcito con pomodoro, cipolle sgombri, baccalà e vari ortaggi, che viene fritto in olio e servito caldo (e può essere anche di pasta frolla e dolce). Cuore, mente, spirito… «Sì, ma anche il corpo vuole la sua parte», avrebbe forse aggiunto Peter Shankman, noto esperto di Customer Service, autore di bestseller sul tema e keynote speaker. Correva l’anno 2011 quando, in un caldo pomeriggio d’agosto, Shankman viene colto da un momento di stanchezza e fame nel corso di uno dei suoi tanti viaggi.
Abbiamo invitato i nostri compagni a proporci i proverbi e i modi di dire legati al cibo che conoscevano, servendosi anche del contributo dei genitori o dei nonni, soprattutto per quelli in dialetto. Leggendoli, li abbiamo trovati molto significativi e scoperto che ognuno nasconde una dose infinita di saggezza e verità. Non ci eravamo mai posti il problema e la cosa era sempre passata inosservata. La quantità di essi, inoltre, ci ha fatto riflettere sull’importanza culturale che riveste l’alimentazione in tutti i paesi del mondo, dal momento che i proverbi che abbiamo citato traggono spunto dall’alimentazione per mettere in evidenza comportamenti alimentari o valori di determinati cibi.
(Rimanere gabbato dopo un’impresa non riuscita. Equivale al detto “Arristari curnutu e vastuniatu). È un modo di dire che si rivolge alle donne che soffrono, a causa del travaglio per un imminente parto). (Essere espliciti e dire apertamente e senza timore ciò che si pensa). (Essere pigri, oziosi. È “lavativu”, o anche “lagnusu”, chi non vuole lavorare o che non si impegna in nessuna iniziativa). (Così si usa definire una persona, che, oltre ad essere di bella presenza è anche generosa).
Ricorda sempre di non bere mai più di quanto tu possa caricarti sulle spalle. Non usare un’accetta per togliere una mosca dalla fronte del tuo amico. Non si può pulire la gemma senza smeriglio, né perfezionare l’uomo senza metterlo alla prova. L’uomo è una barca, la vita è la sua scia e quando scende la notte non rimane traccia. L’uomo che riesce a vedere le cose piccole ha la vista limpida e il cuore sereno. La goccia d’acqua del fiume non si chiede quanto sia utile la sua esistenza.
(Si pronuncia questo detto popolare, per contestare una unione, molto discutibile, avente come fine, interessi comuni, non proprio condivisibili. Il detto proviene dalla parola siciliana “maidda”, che è un recipiente in legno su quattro piedi, dentro cui veniva impastato il pane). (È una espressione molto frequente che viene tirata in ballo ogni qualvolta si vuole abbreviare un discorso o sintetizzare situazioni facilmente immaginabili. Può anche voler dire, prodigarsi con ogni mezzo e fare di tutto per riuscire in qualche impresa). (Si sa che il fuoco di paglia divampa velocemente, ma altrettanto velocemente si spegne. Il detto vuole appunto indicare tutte quelle iniziative, che, prese precipitosamente, senza le opportune cautele, finiscono con un nulla di fatto) . (Avere in testa più corna che capelli è una esagerazione, per qualificare una persona come inaffidabile, cattiva e da evitare. La frase può, a volte, suonare come un complimento, se, riferita a persone furbe o geniali che sanno bene destreggiarsi in ogni situazione. Nel gergo siciliano, spesso, dire “sì un curnutu”, o addirittura “un curnutazzu” a qualcuno, equivale a definirlo in gamba).