Tra idiritti del lavoratore, vi è quello di poter recuperare il proprio stato di salute fino alla completa guarigione, come previsto da uno dei pilastri della nostra Costituzione. Come noto a tutti, quando un lavoratore prende la malattia deve rispettare le cosiddette fasce protette o fasce di reperibilità, vale a dire, delle fasce orarie in cui deve stare a casa poiché potrebbe ricevere una visita fiscale da ispettori Inps che verificano se è vero che quel lavoratore sta male. Il congedo è, in generale, la possibilità del dipendente di assentarsi in modo giustificato dal lavoro. Per consentire ai neo-genitori di conciliare esigenze di lavoro ed esigenze familiari sono presenti nel nostro ordinamento numerose norme che introducono e prevedono determinati diritti delle neo-mamme e dei neo-papà. Come abbiamo già accennato, uno dei principali problemi che devono affrontare i neo-genitori è la conciliazione tra le nuove esigenze che sorgono con la nascita di un figlio e, sul fronte opposto, gli impegni ed i ritmi incessanti che richiede il lavoro.
Il congedo per malattia interrompe le ferie solo se il bambino deve essere ricoverato in ospedale. In questo caso il genitore può chiedere la trasformazione delle ferie in congedo per malattia del figlio. I periodi di assenza vanno computati nell’anzianità di servizio, a eccezione degli effetti relativi alle ferie e alla tredicesima mensilità, e sono coperti da contribuzione figurativa che varia in base all’età del bambino. Il Decreto Legislativo n° 151 del 2001 prevede la possibilità per genitori lavoratori di usufruire di un periodo di assenza dal lavoro per la malattia dei propri figli. Ci si propone di seguito di analizzare i due differenti istituti del congedo parentale e del congedo per malattia bambino, spesso poco chiari concettualmente al personale scolastico docente e ATA e, di conseguenza, oggetto di confusione.
- Per la richiesta di congedo per la malattia del figlio, oltre al certificato di malattia rilasciato dal medico curante il genitore dovrà presentare una specifica richiesta al datore di lavoro.
- Bambino spetta nei primi tre anni dall’ingresso in famiglia, nel limite annuo dei 5 giorni lavorativi.
- I giorni di permesso richiesti –nell’ambito dei quali non vanno considerati i giorni festivi e quelli non lavorativi– devono essere utilizzati entro sette giorni dal decesso o dall’accertamento dell’insorgenza della grave infermità o della necessità di provvedere a conseguenti specifici interventi terapeutici.
- Al genitore solo, sono riconosciuti 11 mesi continuativi o frazionati, di congedo parentale, di cui 9 mesi (e non più 6 mesi) sono indennizzabili al 30% della retribuzione.
- Per questi ultimi, l’indennità sarà pari al 50 per cento di 1/365 del reddito individuato secondo i criteri per il calcolo dell’indennità di maternità.
- La facoltà di astenersi dal servizio e il relativo trattamento economico sono riconosciuti anche se l’altro genitore non ne abbia diritto.
115 ha esteso il riconoscimento dell’indennità una tantum di 200 euro anche ai lavoratori interessati da eventi coperti da contribuzioni figurativa integrale da parte dell’INPS. Il congedo straordinario retribuito per genitori può essere fruito per i periodi dal 5 marzo e sino al 31 agosto 2020. Si suggerisce un incontro informale con il DS prima di effettuare la richiesta in modo da metterlo al corrente della gravità e urgenza della situazione la quale appunto richiede il ricorso all’aspettativa nell’immediatezza.
Spetta a tutto il personale in servizio , sia a tempo determinato che indeterminato, con uguali diritti. Ovviamente per il personale a tempo determinato i diritti sono tali nei limiti della durata della nomina. La circolare 79/76 del Ministero del Lavoro offre intanto una definizione di malattia del bambino. Ovvero si intende per malattia del bambino la “modificazione peggiorativa dello stato di salute“, o meglio, “qualsivoglia alterazione anatomica e funzionale dell’organismo, anche localizzata, perciò non impegnativa delle condizioni organiche generali“.
Cosa si potrebbe fare per estendere i diritti anche ai privati?
Per congedo parenterale si intende l’astensione facoltativa della lavoratrice o del lavoratore in caso di maternità e/o paternità di figli naturali, adottivi e/o in affidamento, adottivi e/o affidamenti preadottivi internazionali in aggiunta al congedo di maternità o paternità obbligatorio. In caso di adozione o di affidamento di un bimbo di età non superiore a sei anni il dirigente può richiedere un congedo di maternità della durata di tre mesi, che deve essere fruito durante i primi tre mesi successivi all’effettivo ingresso del bambino nella famiglia del dirigente. Tra queste si situazioni figura anche quella dei genitori, compresi gli adottivi o gli affidatari, che si avvalgano del diritto di assenza facoltativa o per la malattia del figlio. Il genitore non può usufruire, oltre ai giorni annui che gli spettano per la malattia del figlio, in questo caso 5, anche di quelli dell’altro genitore, in presenza di rinuncia.
Qualcuno ha capito cosa accade al genitore lavoratore dipendente nel caso in cui il figlio abbia sintomi influenzali e debba rimanere a casa o nel caso in cui la classe venga messa in quarantena? Ricordo che la malattia bambino è – quasi sempre – retribuita 0. #scuola #COVID19
— Nathania Zevi (@Natizevi) September 13, 2020
Devono essere convalidate, a pena di nullità, presso il servizio ispettivo dell’ITL competente, producendo copia della lettera di dimissioni presentata al datore di lavoro. Da non dimenticare poi la protezione garantita in caso di licenziamento o dimissioni, a garanzia della stabilità contrattuale dei genitori, nei primi anni di vita del bambino. Queste ultime, in particolare, possono riguardare tanto l’orario di lavoro quanto le modalità stesse di esecuzione della prestazione, come il sollevamento dei pesi o il lavoro notturno.
Congedo straordinario Covid non retribuito per i genitori
Il sussidio spetta a partire dal settimo mese di gravidanza sino al compimento della maggiore età del figlio. In taluni casi, la prestazione può spingersi sino al compimento dei ventuno anni di età. Congedo facoltativo del padre pari ad un giorno con indennità conto INPS al 100%, da fruire sempre entro cinque mesi dalla nascita ma in sostituzione rispetto al congedo della madre. La lavoratrice che non può svolgere altre mansioni ha diritto ad anticipare e / o prolungare il congedo di maternità. Stanno per cambiare le cose in Italia per quanto riguarda il congedo parentale, cioè quel permesso che possono prendere madri e padri per occuparsi dei figli. Al genitore solo, sono riconosciuti 11 mesi continuativi o frazionati, di congedo parentale, di cui 9 mesi (e non più 6 mesi) sono indennizzabili al 30% della retribuzione.
Partiamo dalla normativa di riferimento per poi evidenziare i limiti temporali e le differenze retributive dei due istituti previsti dalla legge a tutela della genitorialità. Periodo di congedo non retribuito di durata non superiore a 2 anni per gravi motivi familiari. Al riguardo, si evidenzia che nell’ambito dei detti sei mesi, come per il congedo parentale fruibile dai genitori naturali, rientrano i 45 giorni retribuiti per intero di licenza straordinaria per congedo parentale, di cui al precedente sottoparagrafo b.. L’articolo 1494 del C.O.M. dispone che, fatto salvo il divieto di adibire al lavoro le donne nei periodi previsti dagli articoli 16 e 17, comma 1 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n.
Genitori lavoratori: licenziamento, sospensione e dimissioni
L’avvento dell’Assegno Unico Universale ha particolarmente ridotto l’elenco di tali prestazioni, lasciando sostanzialmente in vigore il solo “Bonus asili nido”. È altresì compito dell’azienda analizzare, nel documento di valutazione dei rischi , le condizioni in cui le dipendenti prestano l’attività ed i possibili rischi di esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici. In quest’ottica è necessario modificare temporaneamente le condizioni o l’orario di lavoro delle interessate. In caso di parto plurimo, la durata del congedo è aumentata a 20 giorni lavorativi. Il datore di lavoro non può sottrarsi al riconoscimento del congedo, la malattia deve comunque essere documentata attraverso certificato sottoscritto dal medico curante o convenzionato, trasmesso telematicamente all’INPS, datore di lavoro e genitore, tramite PEC.
Indipendentemente dai benefici spettanti alla madre, di una licenza straordinaria senza assegni per il periodo di permanenza all’estero sopra richiamato, debitamente certificato dall’Ente che ha ricevuto l’incarico di curare la procedura di adozione. I periodi di svolgimento di servizio militare obbligatorio o di richiamo alle armi nelle Forze Armate italiane sono coperti da contributi figurativi, su domanda. I contributi figurativi sono accreditati d’ufficio nel momento dell’interruzione o della sospensione del rapporto di lavoro in caso di disoccupazione, cassa integrazione o malattia/infortunio sul lavoro ma talvolta sono riconosciuti nel momento in cui si presenta domanda di pensione. A condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito previsti in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa, o altro genitore disoccupato o non lavoratore.
Eh ma sai com'è che i lavoratori nel privato non hanno malattia figlio retribuita, come per il pubblico
— SatirSfaction (@SatirSfaction) December 28, 2021
327 del 21 gennaio 2022 l’INPS ha comunicato anche i dettagli della procedura per la presentazione delle domande per i genitori lavoratrici e lavoratori autonomi e per quelli iscritti in via esclusiva alla Gestione separata. Allo stesso modo per il genitore solo o affidatario esclusivo il limite massimo è di 9 mesi. Ad ognuno, padre o madre, spettano tre mesi di indennità al 30 per cento della retribuzione. Il Dlgs estende inoltre il diritto all’indennità di maternità in favore delle lavoratrici autonome e delle libere professioniste, anche per gli eventuali periodi di astensione anticipata per gravidanza a rischio. Il lavoratore assiste una persona convivente con totale e permanente inabilità lavorativa, con connotazione di gravità ai sensi della legge 104, che abbia necessità di assistenza continua in quanto non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita.
I lavoratori coinvolti in progetti di pubblica utilità, finanziati da Enti utilizzatori, regioni o enti locali e quelli coinvolti in contratti di solidarietà possono presentare domanda, tramite gli Enti stessi, di contribuzione figurativa per tutto il periodo di svolgimento dell’attività socialmente utile o per tutta la durata del contratto. Per gli iscritti alla gestione Separata, il congedo parentale può essere goduto solo fino al terzo anno di vita del bambino, per un massimo di 6 mesi complessivi tra genitori. Per le lavoratrici autonome, iscritte presso le gestioni speciali artigiani o commercianti, il congedo parentale spetta per un massimo di 3 mesi entro il primo anno di vita del bambino.
– tra le varie finalità statuarie tende sostanzialmente a mantenere e, ove possibile implementare, lo stato di benessere dei propri iscritti, costituiti perlopiù dal personale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e dai militari della Forza Armata Marina. Procedere con l’acquisizione e richiedere un periodo coperto dalla certificazione , purché ricadente nell’intervallo previsto dalla norma, ossia dal 22 ottobre 2021 e fino al 31 marzo 2022. Il beneficio ha copertura nazionale, indipendentemente dai colori attribuiti alle singole regioni sulla base della diffusione del contagio. Consulta la nostra informativa sulla privacy per sapere di più sul trattamento dei tuoi dati.
Questo significa che le persone in quarantena per essere entrate in contatto con persone positive dovranno usare ferie o altri tipi di permesso per giustificare i giorni di assenza da lavoro. Vediamo quindi nel dettaglio quali disposizioni sono in vigore rispetto allo smart working, alle quarantene e ai congedi. Qualora il congedo parentale sia fruito nel 1° anno di vita (o dall’ingresso in famiglia) del minore e non si riscontri la sussistenza del requisito contributivo citato, l’indennità può, comunque, essere riconosciuta se il richiedente aveva titolo all’indennità di maternità o paternità, a prescindere dall’effettiva fruizione della stessa. Non sarebbe, infatti, una vera e propria scelta, quella della maternità breve della Marta celebrata dalla Federazione, ma una vera e propria necessità per moltissime veterinarie, imposta dalle precarie condizioni della professione.
Il congedo parentale Sars Cov-2 può essere richiesto da genitori lavoratori dipendenti, sia del pubblico che del privato, dai lavoratori iscritti in via esclusiva alla Gestione separata oppure dai lavoratori autonomi iscritti all’Inps. Durante i periodi di assenza dal lavoro è riconosciuta un’indennità pari al 50% della retribuzione o del reddito, a seconda della categoria lavorativa di appartenenza del richiedente, e verranno comunque riconosciuti i contributi. In caso di parto prematuro alla militare madre spettano i periodi di licenza per congedo di maternità non goduti prima della data presunta del parto, che vengono aggiunti a quello di astensione dopo il parto, anche se la somma di tali periodi supera il limite complessivo di cinque mesi. Per i periodi di congedo per la malattia del figlio, occorre poi sottolineare, è dovuta ai dipendenti pubblici anche la contribuzione figurativa fino al compimento del terzo anno di vita del bambino. Infatti, così come avviene per i periodi di congedo di maternità, allo stesso modo anche per i periodi di congedo per malattia del bambino non è richiesta, in costanza di rapporto di lavoro, alcuna anzianità contributiva pregressa ai fini dell’accreditamento dei contributi figurativi per il diritto alla pensione e per la determinazione della misura stessa. Il livello della relativa indennità è del 30 per cento della retribuzione, nella misura di tre mesi intrasferibili per ciascun genitore, per un periodo totale complessivo pari a sei mesi.
Permessi non retribuiti per assistenza a minore di cui il lavoratore ha la tutela legale. Se i lavoratori sono invece in cassa integrazione o mobilità, la base di calcolo per i contributi figurativi è la retribuzione utile ai fini della stessa cassa integrazione. La domanda deve essere presentata on line tramite il servizio web dedicato, contattando il numero verde INPS o rivolgendosi ad un patronato, autocertificando i periodi di servizio svolti ed indicando il distretto o ufficio militare interessato.
Ne deriva che è legittima la prassi per cui un genitore possa avvalersi del congedo per malattia figlio in concomitanza alla fruizione del congedo parentale da parte dell’altro genitore. In analogia a quanto previsto per la madre naturale, se il bambino adottato è ricoverato in una struttura pubblica o privata, la madre adottiva ha facoltà di riprendere servizio, chiedendo la sospensione del congedo di maternità, che potrà fruire, in tutto o in parte, a decorrere dalla data di dimissione del bambino. Il congedo di maternità, oltre che alla madre naturale, spetta anche alla militare madre che abbia adottato un minore. Tale congedo ha la durata massima di cinque mesi e, in caso di adozione nazionale, deve essere fruito entro i cinque mesi successivi all’effettivo ingresso del minore nella famiglia della madre adottiva. Ai fini della concessione del beneficio in questione, le situazioni di affidamento o collocazione temporanei, di cui alla Legge 4 maggio 1983, n.