Ora è arrivata anche l’influenza australiana che ha colpito moltissimi italiani. Sembra che il numero di persone colpite da questo virus aumenti di giorno in giorno. In generale, il mal di gola di origine virale, spiega, “in 3 o 5 giorni tende a risolversi, con l’eccezione dell’infezione da virus di Epstein-Barr (la mononucleosi, ndr.), la forma più insidiosa e persistente”.
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— Spa Hotel Parigi 2 (@HotelParigi2) May 19, 2015
Per le infezioni batteriche “vanno usati gli antibiotici”, ma solo sotto prescrizione medica. In ogni caso, avverte, è importante evitare “l’autoprescrizione” perché “l’antibiotico contro l’infezione virale è del tutto inutile” e può portare al peggioramento della condizione, o a fastidiose ricadute. «Il miele stesso contiene piccole quantità di propoli e già questo basterebbe a spiegarne l’efficacia, inoltre è ricco di polifenoli e ha una comprovata azione decongestionante e calmante della tosse», spiega il presidente della Società italiana di medicina naturale. «Senza contare il fatto che, essendo una sostanza zuccherina, è un veicolo perfetto per somministrare anche altri estratti vegetali contro il mal di gola che hanno un gusto più amaro». «Sciogliere in un cucchiaino di miele la soluzione idroalcolica di propoli, alle dosi già indicate.
Molte volte ci è stato consigliato di inserirlo all’interno di una bevanda calda quando ci fa male la gola, ma perché? Come punto di partenza iniziamo a conoscere il miele da un punto di vista nutrizionale, per capire le calorie che acquisiamo quando lo somministriamo. Se si trascurano le avvisaglie, magari perché presi dai mille impegni quotidiani, non è raro che all’infezione virale se ne possa sovrapporre una batterica». Nel caso in cui si fosse contratto il virus, i medici del’Iss consigliano di riposare, restando a casa in un posto caldo. Inoltre, una delle tecniche migliori per guarire più velocemente è sicuramente quella di bere molta acqua, in modo da non restare disidratati.
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«Quale scegliere tra i due dipende più che altro dai gusti personali». Influenza Australiana – Solospettacolo.itPer far scendere la febbre più velocemente e alleviare i piccoli dolorini si può prendere il paracentamolo. Non serve a niente ricorrere agli antibiotici che come sempre non sono utili contro i virus. Il modo migliore per non contrarre questa influenza resta sempre la prevenzione e il vaccino. Come abbiamo detto precedentemente, spesso si mette il miele all’interno di bevande calde.
Con il suo inconfondibile sapore dolce e la sua tipica consistenza fluida, viene spesso utilizzato per lenire i fastidi del mal di gola. Soprattutto per i bambini che non prendono con facilità le medicine. Il più antico rimedio casalingo per calmare tosse e mal di gola funziona ed è stato scientificamente provato.
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Lo ha fatto un gruppo di ricercatori dell’Università di Oxford che ha preso in esame 14 studi condotti sul miele, confrontandone l’efficacia con quella dei comuni farmaci da banco. A tirar le somme le qualità antinfiammatorie del miele hanno effetti positivi su sintomi, frequenza e severità del disturbo. Partiamo dal fatto che il miele è un prodotto 100% naturale, in quanto viene prodotto dalle api. Già questo sta a significare che non è un alimento soggetto all’addizione di diverse sostanze che possono compromettere la nostra salute. I principali costituenti nutrizionali del miele sono i carboidrati, composti da zuccheri semplici come il glucosio e il fruttosio.
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«Dal punto di vista scientifico è interessante soprattutto per la concentrazione di polifenoli che contiene, in particolare di catechine come l’epigallocatechina gallato», spiega Sannia. «Si è visto che i suoi antiossidanti modificano l’attività dei linfociti T e impediscono l’attacco delle particelle virali sulle membrane delle cellule. Aiuta in caso di faringiti e laringiti proprio per la sua azione antinfiammatoria e di recente cominciano a comparire studi che dimostrano una certa attività anche sui famigerati coronavirus. In particolare consiglio l’estratto secco delle foglie, in polvere, titolato in polifenoli totali minimo al 50%. Come dose giornaliera sono sufficienti 7-8 milligrammi per chilo di peso, in due sotto-dosi. Ancora meglio se a questo preparato si unisce l’olio essenziale di timo o di origano e si scioglie tutto nel miele per aumentarne la palatabilità».
Quando la febbre si placò e lui si risvegliò, si accorse che la sua pelle era diventata viola, come riporta leggo.it. Influenza famiglia Il bambino influenzato dovrebbe rimanere a casa fino alla completa guarigione, sia per garantire una guarigione ottimale, sia per evitare di diffondere la malattia ai suoi compagni di scuola. Mal di gola, raffreddore, mal di testa sembrano essere all’ordine del giorno. In qualche modo, attraverso l’alimentazione, potremmo proteggerci o alleviare i sintomi.
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Siete sicure che dietro il rifiuto del cibo da parte dei bambini ci siano solo capricci? In realtà la mancanza di appetito e, quindi, il rifiuto del cibo può rappresentare la reazione di un pargoletto al dolore provocato dal mal di gola che provoca difficoltà nella deglutizione. I neonati, invece, esprimeranno il loro disagio con un pianto quasi rauco.
Tuttavia, avverte il dottor Broccolo, “non è raro che all’infezione virale se ne possa sovrapporre una batterica”, soprattutto “se si trascurano le avvisaglie” del mal di gola. Distinguere se si tratti di un’infezione virale o batterica non è facilissimo, ma con le giuste attenzioni è possibile capirlo. “Nelle infezioni virali spesso tutto inizia con bruciore tra naso e gola“, mentre la sua forma batterica “ha insorgenza più violenta, con febbre molto alta“. Il mal di gola, virale o batterico,è uno di quei disturbi stagionali più insidiosi e fastidiosi durante la stagione fredda. Lo spiega bene il dottor Francesco Broccolo, microbiologo dell’Università Bicocca di Milano al Corriere della Sera.
Mal di gola ()Non appena si avvertono i primi sintomi, che solitamente iniziano proprio con la gola, si dovrebbe cercare di rimanere a casa dal lavoro, per evitare di contagiare le altre persone. Fondamentale è poi contattare il medico in caso di peggioramento dei sintomi e, soprattutto, non prendere medicinali senza il consulto di uno specialista. Di solito inizia con una specie di solletico, un dolorino, apparentemente quasi solo un fastidio. Che però, con il passare delle ore si allarga, si diffonde e invade tutta la gola. È il mal di gola, appunto, che può presentare tutta una gamma di urtanti avvisaglie e puo limitarsi a una semplice infiammazione, o divenire un’infezione così forte da togliere anche il sonno. Lo Streptococco A, se preso in ritardo, può portare a conseguenze gravissime come nel suo caso.
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Il numero di italiani che hanno sindromi influenzali è aumentato da 13 a 16 per 1000 nella seconda settimana di dicembre 2022. Tuttavia, se si guarda ai bambini sotto i cinque anni, i numeri sono tre volte più alti, con più di 50 casi per mille. È quindi importante capire come avviene il contagio, quali sono i sintomi e come trattarli, tenendo sempre a mente la salute dei propri figli. Raucedine, gola arrossata, placche bianche sulle tonsille sono i sintomi del mal di gola che i piccoli indicano con una sensazione di bruciore o dolore. Ad essi si possono aggiungere febbre alta e raffreddore, mal di testa o linfonodi del collo ingrossati e doloranti, mentre l’inappetenza è una condizione frequente causata dal dolore provocato dalla deglutizione.
In questo modo si ottiene un preparato contro le malattie infettive delle prime vie aeree, anche buono da gustare», consiglia Sannia. «Il miele è un ingrediente sicuro, se non ci sono diverse indicazioni del medico può essere preso anche in gravidanza, allattamento e dai neonati». Insomma, tra mal di gola virale o batterico la differenza sta soprattutto, secondo il dottor Broccolo, nell’insorgenza della malattia. Da un lato, bruciore a naso e gola, raramente accompagnato da febbre, “in genere lieve a 38 gradi”, dall’altro febbre molto alta fin dal primo momento. Nella batterica, poi, non mancano le infiammazioni a gola e tonsille, con queste che possono anche ingrossarsi, “e si possono formare delle placche”. Tuttavia, spiega, “non è facile fare una distinzione solo sulla base dei sintomi” ed è opportuno ricorrere, se si avesse il dubbio, al tampone faringeo.
Sarà sempre il medico di fiducia a stabilire la necessità di somministrare antinfiammatori o paracetamolo contro febbre e malessere che genera fastidio al piccolo. Si ricorrerà agli antibiotici solo per curare un’infezione batterica evidenziata da un test specifico e questo permetterà di ridurre i rischi di contagio ed eventuali complicazioni come patologia reumatica. Come sempre la prevenzione è fondamentale e se in inverno bisogna anche coprirsi per ripararsi dal freddo, d’estate, quando comunque i batteri circolano, bisognerà prestare attenzione all’igiene delle mani e del naso e sarà utile mantenere le distanze. Spetta a questa sostanza resinosa il primo posto nella lista dei rimedi naturali contro il mal di gola promossi dalla scienza. La raccolgono le api dalle gemme e dalla corteccia di pioppi, betulle, pini, per usarla come disinfettante dell’alveare e anche noi ne approfittiamo date le sue proprietà. Mal di gola ()Il mal di gola virale è spesso causato dai rhinovirus, cioè dai virus che causano anche il raffreddore.
- Per le infezioni batteriche “vanno usati gli antibiotici”, ma solo sotto prescrizione medica.
- Ora è arrivata anche l’influenza australiana che ha colpito moltissimi italiani.
- Mal di gola ()Il mal di gola virale è spesso causato dai rhinovirus, cioè dai virus che causano anche il raffreddore.
- In questo modo si ottiene un preparato contro le malattie infettive delle prime vie aeree, anche buono da gustare», consiglia Sannia.
- Il numero di italiani che hanno sindromi influenzali è aumentato da 13 a 16 per 1000 nella seconda settimana di dicembre 2022.
Questo è quindi accompagnato dai tipici sintomi della sindrome da raffreddamento come naso chiuso o che cola, occhi che lacrimano o arrossati, lieve febbre, tosse grassa o secca e starnuti frequenti. In questo caso, il mal di gola dura tre o quattro giorni e per curarlo si consiglia di evitare la disidratazione delle mucose, per cui bere tanto e spesso, oltre a gargarismi con acqua calda e sale. L’unico farmaco consigliato è, al bisogno, l’antinfiammatorio non steroideo, in spray o in compresse.
Tosse, congiuntivite e raffreddore sono tipici di una faringite virale, mentre un esantema, indizio di scarlattina, è sinonimo di mal di gola causato dai batteri di streptococco. Riconosciuto il problema, si può procedere alla sua soluzione anche con rimedi naturali. Gli unguenti emollienti sono un valido rimedio da utilizzare sempre dietro consiglio del pediatra, soprattutto se il piccolo ha problemi di asma. I fumenti con qualche goccia di mentolo fanno sempre bene, mentre ai piccoli pazienti con più di un anno possono fare dei gargarismi a base di acqua e malva. Quindi rimane da capire come si possa curare il mal di gola, che sia virale o batterico. “Il riposo”, spiega il dottor Broccolo, “permette al sistema immunitario di combattere l’infezione”, mentre ai farmaci bisognerebbe ricorrere solo all’occorrenza, “per contrastare i sintomi infiammatori e piretici“.