Alcune fasce della popolazione, come per esempio anziani, bambini, soggetti fragili o affetti da patologie croniche, possono risultare più a rischio di sviluppare complicanze legate all’influenza. La sintomatologia data dall’influenza 22/23 è indifferenziabile rispetto a quella data dal Covid, a meno che non si decida di sottoporsi a specifici test di laboratorio che ne rilevino la natura. I sintomi non cambiano di anno in anno, ma cambia la dimensione, il numero dei casi e di conseguenza gli effetti sulla salute e i casi gravi.

Il numero di lesioni varia da individuo a individuo e le persone con pelle scura possono presentare, dopo la guarigione, aree più chiare sulla pelle proprio dove si trovavano le lesioni. Le tre sequenze sembrerebbero tra loro simili e suggeriscono la derivazione da un solo cluster di infezioni. Le sequenze sono molto vicine a quelle isolate in Nigeria e nel Regno Unito nel 2018 durante una precedente epidemia. Al momento non sembrerebbero emergere mutazioni tali da giustificare una aumentata trasmissibilità (a differenza del coronavirus, il vaiolo delle scimmie è un virus a DNA, molto più stabile) anche se sono necessari dati di sequenziamento più specifici che sono ancora in corso. Ogni Paese che ha individuato almeno un caso dovrà depositare in banca dati il genoma virale.

influenza quando è contagiosa

Anche per ottenere un beneficio concreto attraverso le cure degli antivirali è fondamentale non trascurare i sintomi e coinvolgere immediatamente il medico. Oltre a ciò, alcune reinfezioni potrebbero non essere conteggiate in quanto il nuovo esito positivo del tampone – antigenico o molecolare – potrebbe essere ottenuto prima dello trascorrere dei 90 giorni dalla diagnosi iniziale come da definizione del Ministero della Salute. Un aumento dell’incidenza dei casi di reinfezioni si è registrato a partire da quando la variante Omicron ha iniziato a diffondersi. Tale aumento è stato evidenziato in diversi Paesi, fra cui l’Italia. Meno colpi di tosse, più naso che cola; meno febbre, più spossatezza. Le nuove varianti Covid Omicron 4 e 5 campeggiano nel panorama pandemico di primavera.

Influenza suina nei bambini: cosa sapere

Per certi versi, i test antigenici rapidi offrono una guida migliore all’infettività, poiché rilevano le proteine ​​prodotte dalla replicazione attiva del virus. «Ci sono ancora tutte queste cose di cui non siamo esattamente sicuri», dice Bruce. «Ma se dovessi riassumerle in un messaggio molto conciso, sarebbe che se sei positivo all’antigenico, non dovresti uscire e interagire da vicino con persone che non vorresti infettare», conclude. Intanto, gli ultra 80enni e i fragili è bene che si sottopongano alla quarta dose di vaccino Pfizer o Moderna, per rinforzare la risposta immunitaria.

In ognuno di essi è risultato essere presente il virus H3N2, tra i principali responsabili dell’influenza australiana. Due sono i fattori considerati determinanti per il verificarsi di questo fenomeno. Il primo, e probabilmente il principale, è stato la messa in atto da parte delle autorità sanitarie delle misure di contrasto e di contenimento della diffusione di SARS-CoV-2 per limitare il numero di casi di COVID-19. Il secondo, più sospettato che realmente dimostrato, è l’interferenza virale.

Ad esempio, abbiamo perso molto la copertura per lo pneumococco, la vaccinazione da polmonite, ma anche quelle per l’influenza”. Insomma vaccinarsi e il vaccino è disponibile perché già da tempo le Asl hanno iniziato la campagna. Covid e influenza causano polmonite, insufficienza respiratoria, sindrome da distress respiratorio acuto, sepsi, infarti, ictus, insufficienze in diversi organi, peggioramenti di alcune condizioni croniche, infiammazioni di cuore e cervello. Ma ciò che preoccupa è la percentuale di casi che colpiscono gli affetti da Covid, che hanno messo e mettono sotto stress anche il sistema sanitario. Con l’influenza di solito si guarisce in pochi giorni o qualche settimana, con Covid le conseguenze possono essere più lunghe (il rischio cardiovascolare, per esempio, è stato accertato per diversi mesi). A differenza dell’influenza, Covid-19 aumenta il rischio di coaguli di sangue di vene e arterie (è, infatti, anche una patologia endoteliale) che attraversano polmoni, cuore, gambe e cervello.

La vaccinazione del personale Humanitas

La durata del trattamento preventivo è invece di 10 giorni, sempre con doppia somministrazione giornaliera, dal momento dell’ultima esposizione. Si sa per certo inoltre che la trasmissione può avvenire per via indiretta, per esempio attraverso il contatto con mani contaminate da secrezioni respiratorie. Nei bambini in età prescolare spesso compaiono occhi arrossati e congiuntivite. Importante notare infine che lo stafilococco viene ucciso dalla cottura, ma le tossine eventualmente già prodotte non vengono invece distrutte, rimanendo quindi in grado di indurre gli antipatici sintomi della gastroenterite.

Adenovirus e Rhinovirus, che per riprodursi hanno bisogno di temperature inferiori a quella interna dell’organismo umano (tra i 36 e i 37 °C), si diffondono attraverso l’aria e possono resistere al di fuori del corpo umano fino a 18 ore. Durante i mesi più freddi, è importante stare attenti alla qualità dell’aria che si respira. Spesso si trascorre molto tempo al chiuso, in ambienti condivisi con altre persone, e questo aumenta il rischio di contrarre malattie respiratorie. Trovi tutti gli articoli salvati nella tua area personale nella sezione preferiti e sull’app Corriere News.

Poco specifici per la diagnosi, invece, sono i comuni esami del sangue e la radiografia del torace,utile per rilevare se la pertosse abbia eventualmente causato una polmonite. I sintomi del Long COVID possono variare da paziente a paziente e non sempre vengono subito ricondotti alla precedente infezione da Coronavirus. I sintomi del Long COVID possono essere nuovi, ricorrenti o persistenti.

influenza quando è contagiosa

Humanitas crede da sempre nella vaccinazione come importante strumento di prevenzione e lacampagna di vaccinazione antinfluenzale del personale sanitario è in corso. La vaccinazione inoltre protegge anche gli altri, riducendo così il carico sul sistema sanitario. Considerato che la pandemia COVID-19 è ancora in corso, una copertura vaccinale estesa è molto importante perché aiuta a non indebolire le proprie difese immunitarie, a ridurre le complicanze nelle persone a rischio e a evitare un sovraccarico di pazienti agli ospedali. Storicamente già sappiamo che il doppio contagio è possibile nel caso dell’influenza, in quanto capita, anche con una discreta casistica, che ci si contagi con più forme influenzali anche una di seguito all’altra qualora la risposta immunitaria ad una non dia copertura sull’altra.

Nei casi più gravi si può ricorrere a farmaci antivirali e ad antibiotici in caso di infezione secondaria di tipo batterico. Sono ad alto rischio i bambini piccoli, i soggetti che hanno malattie renali o epatiche o che hanno il sistema immunitario compromesso a causa di terapie o patologie, come l’Aids. La pandemia influenzale del 2009 ha colpito principalmente bambini e giovani in buona salute, in modo sproporzionato rispetto al resto della popolazione, forse a causa della bassa copertura vaccinale. Si stima che in un anno ci siano stati tra i 100 mila e i 400 mila decessi causati da questo virus.

  • Quello che temono maggiormente i pediatri è l’insorgenza di complicanze come otiti, polmoniti, encefaliti, miocarditi.
  • Questi dati si basano sull’andamento della malattia registrato ad agosto nell’emisfero Sud, quindi durante la stagione invernale.
  • Il cardiopalmo è un altro sintomo comune del Long COVID, soprattutto in pazienti con fattori di rischio cardiovascolareo malattie cardiache concomitanti o pregresse.
  • Il rischio continua ad essere nettamente maggiore per chi non è vaccinato, per gli anziani, per i pazienti fragili, per le donne e i bambini, ma il virus è tornato a colpire tutti.
  • “C’è oggi una più grande capacità di laboratorio che permette di individuare i casi sporadici che, però, non rappresentano l’avvio della stagione influenzale ma solo il mantenimento della catena di contagio di un virus che gira il mondo e che noi, rispetto, al passato, ormai possiamo monitorare”, conclude.

Ad oggi Imvanex -questo il nome del vaccino- è stato acquistato dall’Unione Europea in 160 mila dosi da somministrare a coloro che possono essere esposti al virus per contatto diretto con una persona infetta. Da una parte le riaperture, perché il virus ha maggiore occasione di beccarci a causa di assembramenti e abbassamento dell’attenzione. Poi sicuramente un altro fattore determinante è la diffusione di BA.5, la nuova sottovariante di Omicron molto più contagiosa delle precedenti. Il vaccino continua a proteggere dalla malattia grave, ma rimane zoppo nell’evitare l’infezione. Un incremento di casi era stato già registrato in Sudafrica, Portogallo e Germania, quindi era prevedibile.

Secondo i Centers for Disease Control and Prevention , il Long COVID comporta una serie di sintomi che possono durare settimane o mesi dopo un’infezione iniziale da COVID-19, indipendentemente dal fatto che l’infezione fosse lieve o grave. Il raffreddore in genere si risolve spontaneamente in 5-10 giorni, pertanto è possibile gestirne i sintomi in autonomia, ricorrendo in caso di bisogno a farmaci quali antidolorifici e antipiretici per abbassare la febbre laddove presente e decongestionanti per ridurre l’ostruzione nasale. Il raffreddore viene spesso associato al freddo, a un cosiddetto “colpo d’aria”, ma in realtà è un’infezione virale e pertanto la sua insorgenza è legata alla presenza di un virus.

Nella settimana dal 20 al 27 novembre i casi di sindromi sono aumentati sfiorando il 13% degli italiani. Tanto da far dire all’infettivologo Matteo Bassetti, “l’influenza è tornata peggio di come ci aveva lasciato nel 2019 ed è partita a razzo, siamo tornati alla forza propulsiva dell’influenza del 2009 con numeri alti anticipati rispetto alla stagione. Sicuramente oggi fa paura anche per tutto quello che si porta dietro con una quantità di virus paninfluenzali, patologie da pneumococco e anche polmoniti. Questi microorganismi devono circolare e hanno sempre circolato, ci dobbiamo proteggere ma come?

I vaccini antinfluenzali contengono solovirus inattivati o parti di questi, pertanto non possono causare infezioni da virus influenzali. I più esposti al rischio di complicanze sono sicuramente gli anziani, le persone con malattie respiratorie oppure i soggetti diabetici. Particolare attenzione va riservata anche alle donne in gravidanza, ai bambini fra i 6 mesi e i 5 anni, ai pazienti con malattie croniche e quelli che si sono sottoposti a terapie che indeboliscono il sistema immunitario. Chi viene contagiato deve affrontare febbre, anche alta, dolori e tosse secca, raffreddore, cefalea e dolori muscolari. Quello che temono maggiormente i pediatri è l’insorgenza di complicanze come otiti, polmoniti, encefaliti, miocarditi.

influenza quando è contagiosa

Sappiamo che la trasmissione richiede uno stretto contatto, ed è ciò che accade durante un rapporto intimo. Nei rapporti anali il rischio di lacerazione delle mucose è più alto e proprio attraverso queste lesioni, se l’individuo è contagioso, può trasmettere il virus al partner. Questo potrebbe spiegare l’alta incidenza di contagio tra gli uomini. Tuttavia va ricordato che il contagio interumano può avvenire anche attraverso la saliva, le goccioline respiratorie, il contatto con indumenti o lenzuola contaminate. Presumibilmente il prossimo autunno, saranno disponibili vaccini per la variante Omicron, utilizzando come base l’ultimo virus, e sarà prospettata con molta probabilità anche una campagna vaccinale simile a quella dell’influenza, con una proposta di richiamo per tutti, ma che sia più stringente per i fragili”.

influenza quando è contagiosa

I contagi da Covid-19 sono quasi 30 mila in più rispetto a sette giorni fa. Sono i dati che emergono dall’analisi del bollettino del ministero della Salute della settimana 6-12 giugno 2022. La risalita dei casi confermerebbe anche in Italia la diffusione di BA.5, la nuova sottovariante di Omicron molto più contagiosa delle sorelle precedenti.