Ottenuta la notorietà, Nanni Loy lo dirige nel film a episodi “Made in Italy” , al fianco di Peppino De Filippo, Anna Magnani e Aldo Fabrizi; è il protagonista Giovanni Percolla in “Don Giovanni in Sicilia” di Alberto Lattuada e recita in “Le dolci signore” di Luigi Zampa con Vittorio Caprioli. Tra i suoi film più famosi ci sono Il merlo maschio del 1971, con la regia di Pasquale Festa Campanile, Il magnifico cornuto, la commedia James Tont operazione uno, Made in Italy, Don Giovanni in Sicilia e Le dolci signore. Il 7 agosto 2013 Lando Buzzanca viene ritrovato in casa privo di sensi e con tagli alle vene dei polsi.
Al suo fianco, in un ruolo analogo a quello ricoperto da Mina, una giovane che stava esplodendo in quello stesso periodo, Loretta Goggi, che con le sue doti canore e imitative offrì un’incredibile interpretazione della tigre di Cremona e della sua “Grande, grande, grande”.
In occasione dei cento anni della nascita di Ciccio Ingrassia ed i trenta della morte di Franco Franchi, l’Ordine dei giornalisti della Sicilia dedica alla celebre coppia palermitana un convegno in programma mercoledì 28 dicembre alle ore 10 presso la sede di via Bernini. Diversi calciatori della nazionale dell’Iran, sui social, hanno lanciato un appello contro la sentenza capitale per Amir Nasr-Azadani. Il calciatore aveva criticato il regime su ‘Instagram’, social network che, come tutti gli altri social occidentali, è vietato per legge.
Nella mattinata di giovedì 8 dicembre, in Iran, è stato impiccato Mohsen Shekari, il 23enne arrestato e condannato a morte dopo aver preso parte alle proteste antigovernative esplose nel Paese a seguito dell’uccisione della giovane curda Mahsa Amini. Si è trattata della prima esecuzione capitale eseguita in Iran nei confronti di un manifestante. Oltre 30 anni fa, l’attrice aveva sposato Emilio Latini, fotografo di star del cinema. Dopo l’esordio nel 1967 nel film “I barbieri di Sicilia”, con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, ha recitato in una quarantine di pellicole, spaziando fra diversi generi come western, storici e commedie all’italiana.
La carriera e le scene di nudo che non amava fare
Ove non espressamente indicato, tutti i diritti di sfruttamento ed utilizzazione economica del materiale fotografico presente sul sito Fanpage.it sono da intendersi di proprietà dei fornitori, LaPresse e Getty Images. «Attualmente – ricorda la presidente di Bozen solidale, Federica Franchi – in città vivono per strada almeno trecento persone, tutti uomini. Le donne e i bambini, che non trovano posto nei due centri comunali, sono ospitati in alcuni alberghi, ma per gli uomini ci sono soltanto soluzioni di fortuna».
Il tentato suicidio smentito dall’attore, viene poi confermato dallo stesso Buzzanca. Nell’ultimo periodo della sua vita si era occupato con cura e dedizione a progetti di restauro di celebri pellicole, come “Non ci resta che piangere”, di Massimo Troisi e Roberto Benigni, e dei due premi Oscar “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores e “Il postino” di Troisi e Michael Radford. Si è svolta venerdì 16 dicembre la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” sul tema “Nel ricordo di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia”. La giornata di studi, organizzata dal sodalizio organizzatore reggino, per la valenza del tema trattato ha ricevuto il patrocinio della Città Metropolitana di Palermo e del Comune di Palermo.
La vocazione e la destinazione d’uso alla comicità come marchio di fabbrica univoco di Franco, l’Augusto sottostimato e contrapposto al Clown Bianco Ciccio, lascia nei primi piani a lui riservati dai Taviani tracce inconfutabili di una sofferenza atavica, che fa ridere semmai soltanto per difetto di istruttoria critica e spettatoriale. Nell’ambito della iniziativa, promossa dal ministero della Cultura, dal Cinit – cineforum italiano e l’unione italiana circoli del cinema, verranno premiati Franco Verruso e Giuseppe Li Causi per il loro prezioso impegno nella ricostruzione e nella divulgazione della storia del cinema italiano. Ma sarà Pietro Germi a vedere in questo magro ragazzo siciliano dal naso pronunciato e dall’aspetto titubante un attore degno di lode, tanto che lo fa recitare insieme a Marcello Mastroianni e Stefania Sandrelli in “Divorzio all’italiana” e affiancando ancora la Sandrelli in “Sedotta e abbandonata” .
Solidarietà social
Su Rai Storia viene riproposta la puntata di “Ieri e oggi” del 7 giugno 1980, presentata da Luciano Salce, con Franco Franchi e il compagno di cinema e tv, quasi inseparabile, Ciccio Ingrassia. Non era la prima volta che i due partecipavano a quella storica trasmissione, dove già nel ’76 si erano riconciliati, dopo un periodo di incomprensioni, di fronte agli spettatori. La parabola ascendente degli anni Sessanta inverte la curva quando la storia italiana e il divertimento si stemperano definitivamente nella trivialità più spinta, rifugio estremo di un’oscenità irrimediabile della cornice storico-politica di riferimento.
L’ex calciatore iraniano Amir Nasr-Azadani, di 26 anni, è stato condannato a morte per aver preso parte alle proteste contro il regime. ITALIA – Il significato che viene dato al Natale acquisisce nuove forme a seconda dell’età che si ha e del periodo in cui si vive. LICATA – Tragedia il giorno di Natale a Licata, in provincia di Agrigento a causa dell’ennesimo incidente sul lavoro in Sicilia. TRAPANI – Sangue il giorno di Natale a causa di un gravissimo incidente stradale verificatosi nel pomeriggio di oggi lungo la Strada Statale 115.
- Al suo fianco, in un ruolo analogo a quello ricoperto da Mina, una giovane che stava esplodendo in quello stesso periodo, Loretta Goggi, che con le sue doti canore e imitative offrì un’incredibile interpretazione della tigre di Cremona e della sua “Grande, grande, grande”.
- Pasolini li stimava e li impiegò nell’episodio “Che cosa sono le nuvole?” nel film “Capriccio all’italiana”.
- Così, un giovane egiziano di nemmeno vent’anni è andato a morire di freddo e solitudine in un giaciglio di fortuna nella zona della Fiera, sotto la linea ferroviaria che collega il capoluogo altoatesino con Merano.
- «Attualmente – ricorda la presidente di Bozen solidale, Federica Franchi – in città vivono per strada almeno trecento persone, tutti uomini.
- Vestendo i panni dell’italiano medio e del meridionale provinciale e furbetto, Lando Buzzanca ottenne la notorietà, e il successo di pubblico negli anni Settanta grazie alla sua innata capacità di far ridere come donnaiolo impenitente, in situazioni connotate dalla eccessiva attività sessuale, o al contrario, da una totale impotenza.
Tanti i titoli realizzati in carriera come L’arbitro, Il sindacalista, Fermate il mondo… Le luci dei mercatini di Natale affollati di turisti le ha viste soltanto da lontano perché a lui, come alle altre centinaia di migranti che si trovano, per strada, a Bolzano, il centro è precluso. Così, un giovane egiziano di nemmeno vent’anni è andato a morire di freddo e solitudine in un giaciglio di fortuna nella zona della Fiera, sotto la linea ferroviaria che collega il capoluogo altoatesino con Merano. È successo l’altra notte, la seconda che il ragazzo passava in Italia, dopo essere entrato dal Brennero percorrendo la famigerata “rotta Balcanica”. E potrebbe succedere di nuovo, visto che , da questa sera, le temperature sono date in picchiata con le minime abbondantemente sotto lo zero.
Realizzarono insieme 132 film, prevalentemente negli anni sessanta, apprezzati dal pubblico, ignorati dalla critica. Pasolini li stimava e li impiegò nell’episodio “Che cosa sono le nuvole?” nel film “Capriccio all’italiana”. Buzzanca calca anche il palcoscenico, riscuotendo grande successo con le commedie musicale “Il cenerentolo” e “Signore e signora” accanto a Delia Scala, di cui viene realizzata anche una versione per la Rai in bianco e nero.
A Monreale una targa in ricordo di Franco e Ciccio
L’innocenza di Franco e Ciccio non regge a un certo punto al contraccolpo della vergogna imboccata dalla società di massa e di conseguenza persino dallo spettacolo sboccato e irrimediabilmente alla deriva. Il cattivo gusto elevato a potenza davvero scurrile avrebbe potuto nobilitarne i lontani natali, portarli al rango borghese. Un’operazione non meno umiliante del precedente iper-sfruttamento commerciale, per di più temperata da un atteggiamento snobistico che li avrebbe compensati e risarciti soltanto in apparenza. Stando a quanto si è appreso dai media statali citati dalla ‘Bbc’, Mohsen Shekari era stato giudicato colpevole dal tribunale rivoluzionario islamico di “moharebeh”, ossia di “inimicizia contro Dio”. L’udienza si è tenuta nella giornata del 10 novembre e il 23enne, stando a quanto ha riferito la magistratura iraniana, avrebbe confessato. Amir Nasr-Azadani, arrestato lo scorso 27 novembre, è accusato di “tradimento” per essere un membro di un “gruppo armato e organizzato che opera con l’intenzione di colpire la Repubblica islamica dell’Iran”.
Nel mirino dell’associazione c’è la circolare Critelli del 2016, emanata dalla Provincia autonoma, che prevede l’accoglienza soltanto per chi è inviato direttamente dal ministero dell’Interno. Per chi arriva a Bolzano autonomamente, come il giovane morto assiderato venerdì notte, ci sono soltanto i due centri di accoglienza comunali di via Comini ed ex-Alimarket, ormai esauriti da tempo. Sulla strada, per assistere gli ultimi che nessuno vede, ci sono da anni i volontari di Bozen solidale, che già da tempo aveva denunciato la situazione dei migranti che vivono all’addiaccio e che ora parla di questa ennesima tragedia della povertà e dell’indifferenza come di una «morte annunciata». Franchi, strepitoso nella sua esecuzione del brano strumentale dal film “Luci della ribalta” con una semplice foglia fatta vibrare tra le labbra oppure quando prende lezioni sull’arte di conquistare le donne dallo stesso Alberto Lupo, preparandosi a corteggiare la mitica Anita Ekberg. L’omaggio di Rai Teche a Franco Franchi è arricchito anche da altri titoli già presenti su RaiPlay, dalle versioni televisive di “Le avventure di Pinocchio” e “Kaos” alla trasmissione in coppia con Ciccio Ingrassia “Due ragazzi incorreggibili” (1976/77).
Dal 2021 le condizioni di salute dell’attore si sono fatte sempre più declinanti, a causa di una malattia invalidante che lo ha costretto a vivere su una sedia a rotelle prima in una clinica, poi in una casa di riposo. La notorietà internazionale arriva a Buzzanca con la commedia sexy “Il merlo maschio” diretta da Festa Campanile con Laura Antonelli; nello stesso anno interpreta “Le belve” di Grimaldi, “Il vichingo venuto dal sud” di Steno e “Homo Eroticus” di Vicario. L’attore era nato a Palermo nel 1935 e in carriera ha lavorato nel mondo del cinema venendo diretto da registi del calibro di Pietro Germi e Antonio Pietrangeli. Già, perché per vivere a Bolzano – dove un posto letto costa anche 650 euro al mese – non è nemmeno sufficiente avere un lavoro, anche a tempo indeterminato, per potersi permettere un tetto sopra la testa. «I proprietari di case preferiscono tenere gli alloggi vuoti che affittarli ai migranti», denuncia la presidente di Bozen solidale, che lo scorso 24 novembre ha già promosso un presidio in città per «Casa, diritti e dignità», organizzando una seconda manifestazione pubblica per sabato 17 dicembre, dalle 10,30, davanti all’Università.
L’inedita coppia di presentatori imbastì una serie di numeri tra il comico e il musicale, aiutata dall’orchestra del maestro Mario Bertolazzi e da ospiti come la cantante Rosanna Fratello e il coro folk siciliano dei “Canterini Peloritani”. Su Franco Franchi e Ciccio Ingrassia la partita si può giocare ormai tra la metà campo del cartaceo e quella dell’audiovisivo con pochi esemplari di rilievo, spesso irreperibili poiché solitamente nati in circostanze editoriali a corto respiro. In testa a tutti mantengono alta la bandiera il corposo volume appena editato di Alberto Pallotta e Andrea Pergolari, Franco e Ciccio. La biografia autorizzata , e gli intramontabili cento minuti di Daniele Ciprì e Franco Maresco di Come inguaiammo il cinema italiano – La vera storia di Franco e Ciccio . Un pannello in ceramica realizzato da “Le ceramiche di Bisanzio” in ricordo della coppia di attori palermitani Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, è stato installato il 9 dicembre in via Salita Caputo, a Monreale, in provincia di Palermo. L’iniziativa del Comune di Monreale in collaborazione con l’associazione “Monreale Commercio” con Carmelo Norcia e Piero Faraci, nello stesso anno, come detto, in cui ricorre il centenario della nascita di Ciccio Ingrassia e il trentennale della morte di Franco Franchi.
Nel 2016 Lando Buzzanca ha conosciuto Francesca Della Valle, di 35 anni più giovane. La nascita di questo legame sentimentale ha portato alla nascita di tensioni tra i figli di Lando e la compagna del padre, acuite dal peggioramento continuo delle condizioni fisiche dell’attore. Il grande riscatto giunge, soprattutto, per Buzzanca con l’interpretazione nel film “I Vicerè” , di Roberto Faenza, dove i panni del principe Giacomo gli valgono una candidatura al David di Donatello 2008 come miglior attore e conquistando un Golden Globe. Nel 2016 prende parte all’undicesima edizione di Ballando con le stelle, danzando in coppia con Sara Mardegan. Nel 2017 compare nel film “Chi salverà le rose?” di Cesare Furesi al fianco di Carlo Delle Piane, nel quale i due interpretano una coppia di anziani omosessuali.
Franco la definisce una “direzione artistica superficiale, figlia di una concezione passiva del cinema”. Si possono individuare nella filmografia della coppia due tipologie di film, le parodie e lavori originali, storie interamente inventate da loro o dagli sceneggiatori. In mezzo a queste due vi sono dei film originali con titolo parodiato, i film a episodi e i film di spezzoni. Inoltre sono molto importanti le partecipazioni a film d’autore come Il giudizio universale di Vittorio De Sica o Kaos, Capriccio all’italiana e Le avventure di Pinocchio. Trent’anni fa, il 9 dicembre, moriva il grande attore siciliano Franco Franchi. Nato a Palermo il 18 settembre del 1928, fu celebre per la lunga collaborazione con Francesco Ingrassia, detto Ciccio.