Sul tema Sanità, invece, continuerà la collaborazione con le associazioni “EndoElba”, a sostegno delle donne affette da Endometriosi, e “Diversamente Sani Elba Onlus”, punto di riferimento elbano per i malati oncologici e le loro famiglie. Inoltre, sarà proposto un bando di gara per co-finanziare progetti delle Pubbliche Assistenze dell’Isola d’Elba. I valori che tanto dovrebbero contare oggi non devono essere quelli dell’arroganza e della violenza, ma piuttosto quelli del rispetto, dell’inclusione, dell’apertura al diverso – che sia un membro adottato della famiglia, una cultura che non conosciamo, un modo differente di percepire la spiritualità… Parità di genere ed empowerment femminile saranno al centro della Green Week anche con la presentazione del progetto “Linee guida per il marketing e le relazioni esterne” , che mira a fornire ad Acqua dell’Elba e a tutti i suoi partner linee guida per la corretta gestione, trattazione e comunicazione, interna ed esterna, di questi temi.
Nel 2012 Cameron iniziò a progettare il sequel autonomamente, pensandolo tutto sott’acqua.
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Partecipa emotivamente molto di più del primo capitolo a moti e stati d’animo, a disavventure, viaggi, sentimenti e passioni di ogni personaggio e dell’intera vicenda narrata. Si addentra in location mozzafiato e incantevoli, ne subisce l’attraente e magnetico splendore; respira le atmosfere ora epiche, ora intimistiche, ora sospese, ora tensive, tra dramma e pathos sempre forti ed intensi. Durante la prima giornata della Green Week, la Fondazione racconterà lo stato dell’arte e gli sviluppi futuri del progetto “La Via dell’Essenza” che realizzerà, in collaborazione con il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il sentiero costiero dell’Isola d’Elba.
In questo godibile e piacevole sequel in live action, la trama ci fa ritrovare i due protagonisti Jake Sully e Neytiri ancora insieme e con figli al seguito, pronti ad esplorare lo sconfinato mondo di Pandora e ad affrontare nuovi conflitti con l’umanità. La sceneggiatura, scritta dal regista insieme a Rick Raffa e Amanda Silver, infatti è minimale, semplice, lineare, ma anche più strutturata e stratificata rispetto alla precedente, e punta tutto sulla grandiosità e magniloquenza visiva della messinscena e dell’esperienza da kolossal visionario nel suo insieme. Fondamentale per il 2023 della Fondazione Acqua dell’Elba sarà inoltre l’ambito istruzione, con una serie di iniziative che prenderanno il via proprio durante la Green Week. Nel seguire le varie vicende, i vecchi e i nuovi personaggi, lo spettatore si sposta verso scenografie ancora inesplorate dell’oceano del pianeta Pandora.
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Tra le attività previste, la realizzazione di un decalogo che consentirà ad Acqua dell’Elba e ai suoi partner di lavorare sulla propria comunicazione interna ed esterna tenendo in conto le esigenze connesse alla tematica. L’opera si concede autentiche pause di grandiosità visiva – la scoperta dei giganteschi cetacei Tulkun, la catastrofe finale, le lunghe sequenze sottomarine – catturando lo spettatore con lunghe scene che aggiungono poco al plot in sé e per sé, ma molto al gusto dello spettacolo visionario e fantasioso. Ogni singolo dettaglio è dovuto essere stupefacente al solo fine di catturare la curiosità, l’attenzione ma anche quella sensazione di magia avvertita dallo spettatore e dovuta al fascino tutto cinematografico di meravigliare davanti a ciò che ci viene proiettato sul grande schermo.
Dalla sequenze d’azione coreografate in modo pulito e girate con perizia, alla fotografia di Russell Carpenter, all’avvolgente lavoro sul sonoro, Cameron ancora una volta si affida al potere delle immagini, ma per fortuna non si dimentica del fattore umano e spirituale. Il fulcro di tutto continua ad essere l’essenza dell’umano, qui simboleggiata dalla famiglia, dallo restare insieme, malgrado problemi e pericoli. Nel solco tracciato dai rapporti umani emerge anche l’impellente accettazione che qualcosa debba finire o cambiare se si vuol far nascere qualcos’altro di migliore o di più vitale. La famiglia Sully passa dall’aria all’acqua al solo fine di sopravvivere, e, per adattarsi a nuove abitabilità, impara anche a cavalcare creature marine, a respirare sott’acqua, a fondersi in ciò che è liquido e mutevole. Il regista rielabora e aggiorna i grandi temi del capitolo precedente sulla base dei mutamenti della società attuale, per trattare nuovamente di connessioni tra esseri viventi (dove la collettività deve prevalere sull’ego), ma anche di valori universali sempre validi e nobili, quali la famiglia , l’amore, la convivenza con la Natura e la curiosità per tutto ciò che è altro da noi. Costato oltre 350 milioni di dollari (il primo “solo” 237 milioni di dollari), e girato contemporaneamente al terzo episodio della serie tra gli Stati Uniti e la Nuova Zelanda, per rientrare nei costi, il secondo capitolo, dovrà incassare almeno 2 miliardi di dollari .